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Scopriamo le 5 Gran Medaglie d’Oro del Concours Mondial de Bruxelles 2025

luglio 30, 2025

di Luigi Salvo
Nella sezione principale del Concours Mondial de Bruxelles dedicata solo ai vini bianchi e rossi, l’Italia ha ottenuto 15 Gran Medaglie d’Oro, la Sicilia ha sfoderato una grande performance ottenendo 5 di queste. In questa edizione cinese i giudici sono stati 375 di 56

nazionalità ed hanno degustato e valutato alla cieca ben 7.165 vini bianchi e rossi provenienti da 49 Paesi diversi. Soltanto 106 vini mondiali hanno ottenuto la Gran Medaglia d’Oro, massimo riconoscimento in termini di punteggio.

In questo straordinario concorso enologico itinerante, sicuramente il più prestigioso e quello che meglio promuove i vini vincitori, con grande orgoglio da diciotto anni sono giudice e da undici presidente di commissione. Ognuna delle commissioni è composta da esperti di settore, giudici di varie nazionalità che svolgono ruoli diversi nel mondo del vino, giornalisti, enologi, agronomi, importatori, sommelier, rappresentanti di istituzioni, in modo da valutare i vini da ogni punto di vista. Solo i vini privi di difetti che mostrano nella loro tipologia grande qualità e piacevolezza sono premiati. Ottenere il massimo riconoscimento della gran medaglia d’oro è estremamente difficile

Scopriamo le 5 etichette siciliane che hanno stregato le commissioni ottenendo punteggi da capogiro, alcuni dei quali poco conosciuti che hanno sbaragliato grandi bianchi francesi, portoghesi, spagnoli e del nuovo mondo.
Dato interessantissimo è che sono tutti vini bianchi, uno solo di ultima annata 2024, gli altri 2023, 2022, 2021, e 2018, a riprova che i vini bianchi isolani riescono ad esprimere caratteristiche di grande qualità soprattutto con qualche anno in più ed in evoluzione.

Sisilì 2024 DOC Sicilia Baglio Ingardia (Tp) (80% Grillo, 20% Zibibbo)
Baglio Ingardia ha una storia lunga 300 anni alle falde del monte Erice, in provincia di Trapani. Oltre 20 ettari con il faro dell’eco-sostenibilità e l’attenzione ai dettagli nelle coltivazioni organiche e biologiche. Fondata da Salvatore Ingardia, oggi l’azienda è gestita dai nipoti Nicola e Salvatore, che seguono con cura le fasi di produzione e commercializzazione, l’enologo è Francesco Asaro.
Sisili è prodotto in 3000 bottiglie, unisce due vitigni tipici del comprensorio, il grillo e lo zibibbo, vinificati in acciaio.
L’assaggio:
Accattivante alla vista per il colore paglierino lucente e per il naso fresco di ginestra, melone e pesca bianca, fiori d’arancio, erbette aromatiche e spezie dolci. Sorso coinvolgente tra cedro candito, sentori agrumati e lunga scia tra calore e bella nota sapida.

Baronia Soprana Le Contrade IGP Terre Siciliane 2023 Nino Gandolfo (Tp) (80% Grillo, 20% Zibibbo)
L’azienda agricola sorge nello splendido territorio della Valle di Mazara, al centro della provincia di Trapani, alle pendici della città di Salemi. Fondata nel 1960 da Pietro Gandolfo, oggi è condotta dal figlio Nino, è del tutto autonoma energeticamente, grazie all’utilizzo sistemico di fonti rinnovabili.
La composizione del terreno dove nasce il vino è calcareo- sabbiosa, la vinificazione prevede pressatura soffice e fermentazione in tini di acciaio inox, l’affinamento è in tini di cemento con ripetuti batonage con le fecce nobili a scalare.
L’assaggio:
Nel calice lucente paglierino, profumi intensi e dolci, albicocca, pesca bianca, fiori di arancio e finocchio selvatico. Bocca perfetto mix di morbidezza e salinità, elegante freschezza con lungo finale aromatico preciso e puntuale.

Grillo Riserva Collezione di Famiglia 2022 DOC Sicilia Funaro (Tp)
L’azienda agricola Funaro vive da tre generazioni e si trasforma nel 2003, Tiziana, Clemente e Giacomo intraprendono un nuovo percorso imprenditoriale fatto di amore per la propria terra e di desiderio di valorizzarne le risorse, la cantina sorge nel territorio di Santa Ninfa su una piccola collina che domina la Valle del Belice.
Le uve Grillo provengono dal territorio di Salemi a circa 140 metri s.l.m. Il terreno, dalla tipica struttura marnosa, è ricco di sostanza organica e presenta uno scheletro ciottoloso, detto “Cuti”, tipico della zona. Le uve pigiate in riduzione sono vinificate in serbatoi di acciaio, la fermentazione dura circa 12 giorni ad una temperatura di 15°C. A fine fermentazione il vino affina in botte grande di rovere francese per un anno con regolari batonage.
L’assaggio:
Splendido colore paglierino intenso, tavolozza olfattiva poliedrica, margherite bianche, melone, pompelmo, pesca gialla, crema pasticcera, pepe bianco e zenzero, Mirabile l’ingresso in bocca per pienezza e freschezza, calore e lunghissima scia frutto sapida.

1934 2021 DOC SICILIA CVA Canicatti (Ag) (50% Grillo, 50% Chardonnay)
L’amore e il forte legame produttivo con questa terra unisce dal 1969, la passione di 300 vigneron in un progetto produttivo dalla solide radici ma innovativo e moderno, i vigneti dislocati in 12 comuni,tra le province di Agrigento, Caltanissetta e Palermo.
Il bianco “1934” è dedicato a Luigi Pirandello, l’agrigentino è uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi, il 9 novembre del 1934 gli fu assegnato il premio Nobel per la Letteratura. Grillo e Chardonnay coltivate nell’agro agrigentino, nei vigneti che circondano il Parco Archeologico della Valle dei Templi. Per il Grillo la fermentazione è condotta in vasche di acciaio inox a temperatura controllata di circa 16°per circa 15 giorni, al quale segue l’affinamento per 8 mesi sui lieviti; la fermentazione dello Chardonnay è condotta in barriques di rovere francese con affinamento sui lieviti anch’esso per 8 mesi.
L’assaggio:
Nel bicchiere è paglierino luminoso, il naso è invitante, fresco e pieno di note floreali di ginestra, fruttate di mela, pesca e banana, poi erbette mediterranee e spezie dolci. Ha bella pienezza di beva, dinamica ed avvolgente coniugando acidità, morbidezza e lunghi ritorni gusto-olfattivi nel finale agrumato.

Abbadessa Riserva 2018 DOC Sicilia Ansaldi (Tp) (60% Grillo, 40% Zibibbo)
L’azienda Ansaldi nasce tra patrimonio culturale, identità, ricerca e passione per il vino di Giacomo Ansaldi, enologo e ricercatore, per riscoprire e valorizzare l’identità di un territorio unico attraverso le varietà autoctone ed un sistema produttivo completamente sostenibile e biologico. Grillo e Zibibbo sono coltivati su terreni di medio impasto abbastanza profondi di colore rossiccio, abbastanza calcareo con reazione alcalina. In profondità un sottile crostone calcarenitico di origine marina, e un importante strato di “turba”, dove le radici trovano le risorse idriche e i macro nutrienti per una buona vigoria. Dopo la diraspatura e macerazione a freddo per 8 ore, pressatura soffice e illimpidimento statico del mosto. Fermentazione in acciaio inox alla temperatura di 16-18°C. Dopo la malolattica affina 24 mesi in acciaio sulle fecce fini ed ulteriori 24 mesi in bottiglia.
L’assaggio:
Bel colore paglierino con riflessi dorati, ha bouquet olfattivo sfaccettato di camomilla, freschi agrumi, pesca gialla, mango, zenzero e spezie orientali. Sorso mirabile a 7 anni dalla vendemmia, dinamico, pieno, tra calore e morbidezza, acidità, lunga persistenza aromatica intensa ricca di frutto e sapidità.

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