Vendemmia 2014 eccezionale, sostenibilità e promozione sui mercati esteri, questi i temi di apertura di Sicilia en Primeur 2015
di Luigi Salvo
Sicilia en Primeur 2015, il più importante evento di promozione dell’enologia siciliana, organizzato da Assovini Sicilia nello splendido scenario di Taormina è giunto alla sua dodicesima edizione. Il convegno di apertura è stato davvero interessante, accanto al presidente di Assovini Francesco Ferreri si sono susseguiti al tavolo dei relatori i consiglieri Antonio Rallo, presidente della DOC Sicilia, Alessio Pianeta ed Alberto Tasca d’Almerita, significativo inoltre l’intervento di Dario Cartabellotta responsabile del Cluster Bio Mediterraneo di Expo 2015.
Assovini Sicilia costituisce la gran parte del comparto vitivinicolo siciliano, 72 soci, l’80% del vino imbottigliato nell’Isola, con un fatturato di 250 milioni di euro, una mentalità di squadra per valorizzare i diversi territori dell’isola.
Francesco Ferreri: “Se siamo alla dodicesima edizione è perché i produttori credono nel lavoro di squadra di Assovini Sicilia, tanto che quest’anno si è raggiunto il record di 40 aziende presenti e settanta giornalisti provenienti da circa 20 Paesi esteri”
Alcuni dati sono emersi, il 38% dei soci di Assovini Sicilia conduce sperimentazioni che riguardano per l’86% i vitigni autoctoni, il 93% ha spazi dedicati alla degustazione, il 43% fa ricettività albeghiera e il 68% è dotato di servizio di ristorazione.
Antonio Rallo ha parlato dei numeri della DOC Sicilia, 3.300 agricoltori, il numero di certificati rilasciati dal 2012 è stato di 26, fino ad aumentare fino 546 nel 2014 pari a 159.000 ettolitri, registrando un incremento del 32%, nel primo bimestre del 2015 l’imbottigliato a Doc Sicilia è cresciuto del 37,7%.
Resta il mercato USA quello più importante, Assovini punterà sul web ed in particolare sui social media per affermarsi ancor di più negli Stati Uniti.
Alessio Planeta, consigliere di Assovini Sicilia, ha spiegato che Sicilia en Primeur nasce nel 2003 perché nel 2002 la vendemmia in Italia era stata molto piovosa mentre in Sicilia la situazione era stata totalmente diversa, dando origine ad una grande annata. Situazione che si è ripetuta quest’anno, dove nei mesi di luglio, agosto e settembre non ha mai piovuto.
Con i numeri ufficiali del Sistema Siciliano delle rilevazioni agrometeorologiche è possibile avere macrodati sulla piovosità in estate, sulle temperature nel periodo estivo, e si è delineato in quali condizioni si è svolta la vendemmia 2014. Secondo Assovini Sicilia, quella 2014 sarà addirittura la migliore annata del secolo.
Alessio Planeta:” Abbiamo sfatato un mito: la Sicilia non è una terra secca, asciutta, riarsa, piatta e unica. Abbiamo suddiviso la Sicilia in 3 macroaree: sud-ovest, nord-est e sud-est. E si evince che la vendemmia 2014 è straordinaria per una combinazione di 3 aspetti: la primavera molto piovosa, sopra la media degli ultimi 10 anni, estate fresca senza pioggia, settembre tiepido-caldo che ha completato al meglio la maturazione delle uve”.
Al centro del convegno anche l’attenzione all’ambiente. Alberto Tasca d’Almerita ha infatti sottolineato l’impegno di Assovini Sicilia nel promuovere la sostenibilità. La viticoltura biologica in Sicilia rappresenta il 38% del totale nazionale.
Dario Cartabellotta, ha spiegato il ruolo ed il programma di quest’isola ad Expo 2015. La Sicilia, scelta come capofila del cluster Mediterraneo, farà conoscere tutte le peculiarità che la rendono unica, a partire dal calendario delle vendemmie che dura dal 20 luglio con la raccolta del Moscato alla metà di novembre sull’Etna
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