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La cucina talentuosa del giovane chef Giorgio Cicero del Mùrika di Modica

novembre 21, 2018

di Luigi Salvo
Se non avete ancora sentito parlare di lui il mio consiglio è di gustare al più presto le sue preparazioni, lo chef in questione si chiama Giorgio Cicero, ha soltanto 23 anni, il suo ristorante “Mùrika” si trova nella provincia più celebrata della ristorazione isolana, quella ragusana, precisamente a Modica.

Pur avendo una giovane età, ha già maturato una discreta esperienza, a 15 anni è volato a Londra ed ha lavorato al Maze di Gordon Ramsay una stella Michelin, dove si è formato per ben 2 anni e mezzo, poi sempre nella capitale inglese in un altro stellato il Pollen Street Social di Jason Atherton.

Poi è la volta dell’esperienza a Dubai come sous-chef  al Marina Social Dubai di Jason Atherton, dove si è specializzato nella panificazione e le paste fresche, poi ritornato nella sua terra, ha ristrutturato il ristorante di famiglia del Modica Palace Hotel lanciandosi in questa nuova avventura.

Il Mùrika ha un ambiente gradevole, minimal, la scelta del non tovagliato è emblematica, ad esempio, delizioso il portaposate al tavolo disegnato appositamente, la sua idea di cucina è tutta basata sui prodotti dell’orto biologico e sostenibile che Giorgio cura personalmente.

Giorgio Cicero “ La mia cucina è legata profondamente alla madre terra, armonia di profumi e consistenze, spero di riuscire, in un adeguato periodo, ad esprimere tutte le mie idee basate fondamentalmente su una cucina non vegetariana ma vegetale, lavorarando sulla scomposizione dei vegetali nele loro varie parti, devo però procedere senza azzardare troppo in questo primo periodo nel quale vorrei far crescere l’appeal del mio ristorante, il cui nome esplicativo è Murika originario nome di Modica.

Al mio tavolo arriva del burro in tre deliziose varianti, ai gamberi, ai  crostacei e al prezzemolo, poi un piacevole Croccante al nero di  seppia con gel di limone completato con un olio ai crostacei e sopra la Lippia polystachya un erba aromatica che assomiglia alla menta.

Poi uno splendido piatto, realizzato lavorando sul tonno , la ricetta è quella tradizionale della “tunnina”, una marinatura con cipolla, capperi, pomodoro, l’Insalata di tonno con cavolo blu, finocchio disidratato, crescione, con due gel uno di senape e uno di pomodoro.

Affascinante per aromi e sapori La capasanta laccata, su un’insalata di peperone verde, ravanello, scalogno ed erba cipollina e pepe del Sichuan, sopra la rucola fresca riequilibra il piatto condito con una salsa salata allo yogurt ed erba cipollina in olio, il tutto guarnito da una grattugiata di mela verde.

Il primo è una linguina integrale di canapa di Ispica, il soffritto con tre diverse tipologie di finocchio, di mare, nero e selvatico su vellutata di finocchio fresco, sopra bottarga ed un croccante di fagiolo.

Giorgio Cicero non fa per scelta un risotto, ma un orzo perlato risottato con crema di carote, lardo, alghe di mare e crescione, il piatto è intenso e ottimamente equilibrato.

Rinfresca la bocca il piccolo pre-dessert La panna cotta allo zenzero con crumble di arachidi, menta glaciale e pepe rosa, ed un agrodolce allo zenzero.

Un classico dolce rivisitato, il cannolo di ricotta con spuma di cioccolato di modica, peperoncino e sciroppo di arance.

Chiude l’esaltazione di sapori la piccola pasticceria fatta di praline alla nocciola, caramello e tartufo, la piccola tortina e i biscotti alla nocciola, al caffè e passito-cioccolato.

Convince già la cucina di Giorgio Cicero, che attendo alla prova del tempo per innalzarsi ancora di più.

 

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