Concours Mondial 2019, all’Italia 19 Gran Medaglie d’Oro, Sangiovese, Primitivo, Glera e Nero d’Avola
di Luigi Salvo
Bilancio positivo per l’Italia alla 26esima edizione del Concours Mondial de Bruxelles che si è svolta dal 1 al 5 maggio nella città svizzera di Aigle, i vini del Bel Paese in concorso sono stati 1.451, l’Italia si piazza al terzo posto per numero di medaglie 383, ma è prima per Gran Medaglie d’Oro, i vini da Sangiovese, Primitivo, Glera e Nero d’Avola ottengono i punteggi più alti
Solo l’1% dei vini degustati ha ricevuto l’ambita Gran Medaglia d’Oro, il riconoscimento più alto assegnato dal Concours Mondial de Bruxelles, tra questi, appunto, l’Italia primeggia con 19 su 88 totali, poi Spagna 18, Francia 11, Portogallo 11 e Svizzera 7.
La Toscana si aggiudica i premi ‘Vino Biologico Rivelazione Internazionale con il Fabula Riserva 2015 di Montebelli e Vino Dolce Rivelazione internazionale con il Vin Santo del Chianti Poggio Salvi Bianco 2007 di Poggio Salvi.
E’ tempo di bilanci ed analisi del risultato delle degustazioni dunque per il prestigioso concorso enologico itinerante che ha appena chiuso i battenti in Svizzera e che ora si prepara a sbarcare nella Repubblica Ceca per il 2020 a Brno, 1-3 maggio.
Iscrizioni in aumento per il Concours Mondial, per l’Italia un +5% rispetto al 2018, percentuale che sale al 20% per il Messico, al 23% per la Repubblica di Moldova e addirittura al +260% per la Svizzera, che con quasi 600 vini (contro i 166 dello scorso anno) ha segnato un vero record storico.
E proprio la nazione ospitante si è inoltre piazzata al quinto posto nella graduatoria complessiva dei paesi vincitori,con 172 medaglie (in testa Chasselas, Pinot Noir, Merlot, Petite Arvine e Cornalin), dietro al Portogallo al quarto posto con 365 riconoscimenti.
Nell’ambito dei vitigni a bacca rossa più premiati nel 2019, svettano Merlot (268), Tempranillo (260), Cabernet Sauvignon (221), Syrah (135) e Grenache (93), mentre tra i vitigni a bacca bianca i favoriti della giuria sono stati Sauvignon Blanc (102), Chardonnay (91), Chasselas (30), Verdejo (29) e Alvarinho (20).
L’Italia svetta anche per le medaglie conquistate per i vini bio (46 su 153 totali), davanti a Spagna (32), Francia (32) e Cina (14).
Come da consuetudine, inoltre, per ogni Paese è stato individuato il proprio vino rivelazione e, nel nostro caso, è stato il Veneto con l’Amarone della Valpolicella DOCG Pasqua Mai dire Mai 2011
Arriva poi dal Messico il Vino Rosso Rivelazione Internazionale del 2019: il Caipirinha 2016 (un blend di Cabernet Sauvignon, Syrah, Nebbiolo e Malbec) firmato dalla cantina di EL Cielo.
Parlano infine spagnolo i vini che hanno ottenuto i punteggi più alti rispettivamente nella categorie:
Vino Bianco Internazionale (il 42 by Eneko Atxa 2015 – un vino del vitigno Hondarrabi Zerratia, originario dei Paesi Baschi – dell’azienda Gorka Izagirre)
Rosè Rivelazione Internazionale (il Quelias Rosado 2018 – un blend di Albillo 50%, Grenache 30%, Verdejo 10% e Tempranillo 10% – prodotto da Bodegas Sinforiano nella regione di Castilla-y-León).