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La filosofia di un produttore di vino trentino che spiazza i wine lovers

giugno 5, 2014

wine lover digitaldi Luigi Salvo
La conversazione fra un produttore trentino pioniere del bio ed alcuni wine lovers milanesi in giro per vini e vignaioli della regione che è stata sentita e riportata da trentinowine.info è davvero significativa e certamente porta a riflettere.
Magari il pensiero di questo viticultore è un pò radicale, però è certamente utile a controbilanciare l’eccesso di pensiero sofistico che ormai è dilagato nel mondo del vino, spesso a sproposito, in questi ultimi anni.

Sinceramente di filosofi dell’ultima ora c’è né una quantità industriale tra chi ha iniziato a produrre vino da qualche anno e fa altro di mestiere o tra chi produce milioni e milioni di bottiglie.

Ecco il dialogo:

Wine lover 1: “Quale è la sua filosofia?”

Produttore: “Io non sono un filosofo. Sono un contadino. Faccio vino, patate, mele. Possibilmente osservando protocolli bio, quando la stagione lo consente. Ma non scrivo manuali di epistemologia”

Wine lover 2: “Ma lei a che cosa si ispira, quale è il suo modello di riferimento?”

Produttore : “Io mi ispiro alla patata. La patata quando è buona e buona e quando non è buona è solo una patata. Questo mi fa capire se sono un bravo contadino, se il terreno è un buon terreno, se l’annata è favorevole.
Tutto il resto è filosofia. E io sono stanco di sentir parlare di filosofia.
Ormai non si vende più il vino, si vende la filosofia della cantina, del guru dell’enologia, si vende l’estetica del personaggio, si vendono storie e parole: il vino è passato in secondo, anzi in ultimo, piano. E’ l’ultima cosa di cui ci si occupa.
Io invece vorrei fare solo vino e vendere solo vino. Possibilmente buono, possibilmente piacevole, possibilmente rispettoso dell’ambiente. Possibilmente”

Voi che ne pensate?

6 commenti leave one →
  1. franco Feltri permalink
    giugno 5, 2014 8:21 am

    Un grande!!!!

  2. giugno 5, 2014 8:42 am

    Fantastico!!! Sono perfettamente daccordo!!!
    A vino forum incontro un produttore che mi ha raccontato vita morte e miracoli di vigna e idee produttive, assaggio il vino e ossidazioni e acetali alle stelle inbevibile ..ma dai!!!!!!

  3. lucafassa permalink
    giugno 5, 2014 9:01 am

    Detta così e troppo semplicistica, Luigi sai bene che la filosofia produttiva spesso è marketing e senza quello anche il vino buono non arriva lontano!!!!

    • Luigi Salvo permalink*
      giugno 5, 2014 5:56 am

      Luca sai che sono daccordo ci mancherebbe altro, ma mai andare nel paradosso!!!!

  4. Alberto Trotta permalink
    giugno 5, 2014 9:24 am

    La patata!!!! è un simbolo, ormai ci si preoccupa di mille filosofie poi però il vino fa caga…..
    La verità è che ci vuole moderazione il vino deve essere buono, corretto, senza acetali ma , neanche industriale!!!!

  5. Maria Lina permalink
    giugno 5, 2014 12:02 PM

    In un certo senso ha ragione ma dall’altro, un vino del genere potrà essere apprezzato soltanto territorialmente.

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