Addio alla guida vini dell’Espresso, i vini migliori saranno indicati nella guida dei ristoranti
di Luigi Salvo
Che le guide del vino cartacee siano in crisi lo si sa da tempo, sono state uno strumento efficacissimo di comunicazione, ma oggi pensare di poter influenzare o semplicemente indicare i migliori vini al consumatore assaggiandoli una volta all’anno, magari non in batterie omogenee, è come credere alle favole. Oggi è necessario essere sul pezzo 365 giorni all’anno, assaggiare e riassaggiare, seguire il percorso dei vini e delle aziende costantemente. Inoltre i concorsi enologici sono oggi molto più super-partes con garanzia di assoluta affidabilità e cosa importantissima di grande ed efficace comunicazione internazionale. Così abbandona il campo un’altra guida, quella de L’Espresso, i vini saranno inseriti in una sezione all’interno di quella dei ristoranti.
Lo ha comunicato al Vinitaly il curatore Enzo Vizzari, così dal prossimo anno la guida Vini dell’Espresso, dopo che il curatore Antonio Paolini ha terminato la sua collaborazione, sarà ospitata all’interno della guida dei ristoranti. “Sempre più cibo e vino sono legati, perché quest’ultimo è vissuto come completamento di un’unica esperienza gastronomica, non ha senso ogni anno pubblicare una Bibbia del vino, con nozioni base, tecniche di degustazione, decine di migliaia di assaggi e descrizioni delle stesse cantine anno dopo anno. La guida dell’Espresso avrà la sezione dei migliori ristoranti con una lista dei migliori cento bianchi, cento rossi, cento bollicine e cento vini da meditazione”.
Caro Luigi il problema non è la qualità delle guide.La verità è che nessuno compra libri e giornali stampati,gli winelover forse spendono per bere ma non comprano più guide e libri sui vini.