Una piccolissima e bella realtà di Brunello: verticale L’Aietta ’05 -’03 – ’02 -’01
di Roberto Gatti
Se mi chiedessero: ami di più le grandi realtà vitivinicole o le piccole? La mia risposta sarebbe mi piacciono tutte le aziende che lavorano con serietà e producono ottimi vini. E’ fuor di dubbio che sentimentalmente mi sento più vicino ai piccoli produttori in quanto fermamente convinto che i sacrifici, le fatiche, gli sforzi anche economici da sostenere siano di gran lunga più impegnativi ed anche più onerosi.
Ho scoperto un giovane produttore di Montalcino Francesco Mulinari ed il suo Brunello all’Anteprima Benvenuto Brunello 2003, una piccolissima azienda di Brunello con solo un ettaro di vigna, le annate prodotte finora sono solamente 7, il titolare ha iniziato a produrlo a soli 22 anni.
Francesco Mulinari:“ Ho iniziato io a fare il viticoltore, quando ero in 5° superiore, utilizzando un piccolo vigneto “casalingo”, la prima vendemmia la 2001 (produzione, solo 720 bottiglie) nel frattempo ho impiantato le nuove vigne, mezzo ettaro a Castelnuovo dell’Abate (altezza 350mt, sesto d’impianto 2.50*0.8, cordone speronato, esposizione filari sud est) anno d’impianto 2002, e nel 2004 (estirpando i mille metri di quella vecchia) ho ristrutturato i terrazzamenti secolari dell’altro mio appezzamento, impiantando mezzo ettaro di sangiovese ad alberello, con sesto d’impianto a circa 2*1 esposizione del declivio sud ovest altitudine prima vite 480 altitudine vite più bassa 350 circa., dislivello circa 130 metri.
La produzione attuale è di 1300-1400 di Brunello 1200-1400 di Rosso di Montalcino e 500-800 di Rosato 100% sangiovese. Utilizzo botti da 5 e 10 hl di rovere di Slavonia. Ho due barriques usate per la fermentazione del rosato.
Sono l’azienda più piccola di Montalcino, ho solo 27 anni ed ho l’unico vigneto su terrazzamenti ad alberello di Montalcino. Non ho disponibilità di vecchie annate se non tre bottiglie di 2003 e poi la mia scorta personale”.
Mi sono procurato alcune bottiglie di questo magnifico Brunello di Montalcino, ed insieme ad un gruppo d’appassionati ci siamo divertiti a degustarli con molta calma ed attenzione in verticale 2005 – 2003- 2002 – 2001
Di seguito le impressioni che ne abbiamo ricavato.
Brunello di montalcino l’Aietta
2005
Di questo vino ne sono state prodotte 1.360. Bel rubino carico alla vista, con leggerissimo accenno di aranciato sull’unghia ; naso pulito con leggeri sentori di spezie in sottofondo; in bocca è potente, pieno, intenso, si allarga a meraviglia nel centro bocca, bella la beva, tannini in integrazione.
Cosi’ i giudizi espressi dal 5 degustatori ( il primo giudizio è il mio ), in base alla tabella:
molto buono / ottimo 89 – buono 85 – buono 85 – molto buono/ottimo 89 – molto buono/ottimo 89
2003
In questa annata ne sono state prodotte solamente 720 bottiglie. Questa ricordo è stata un’annata torrida, ma questo vino ci ha stupiti per la sua freschezza e bevibilità, ancora pimpante ed integro, evidentemente i vigneti sono posti in una posizione più alta ed ottimale:
Colore rubino scuro integro, senza alcun accenno di aranciato ; naso elegante tipico del sangiovese “ quando si fa grande “, con note che richiamano alla viola e fiori , pulito, emergono note balsamiche e mentolate ; bocca favolosa, tannini integrati, bella beva, lungo e di stoffa. Un grande vino dell’ enologia italiana.
Cosi’ è stato classificato : Eccellente 93 – Eccellente 93 – Eccellente 93 – Eccellente 93 – Eccellente 93. All’unanimità : complimenti al giovane Francesco !
2002
In questa annata ne sono state prodotte solamente 720 bottiglie.
Rosso scuro in tonalità granata; naso intenso e piacevole; grande estrazione e concentrazione in bocca, sorretto da una buona spalla acida, tannini integrati, caldo e lungo.
Cosi’ è stato classificato : Ottimo 90 – Eccellente 91 – Ottimo 90 – Ottimo 90 – Ottimo 90
2001
In questa annata ne sono state prodotte solamente 720 bottiglie. Rosso scuro granata; profumi speziati in fase di “ terziarizzazione “, emerge il cuoio ed il tabacco, in bocca è perfetto, integro: ingresso fresco, poi si apre a meraviglia, bei tannini integrati, buona spalla acida, lungo.
Un gran vino della nostra enologia, che bene ha dimostrato tutto il valore e la forza intrinseca del Brunello di Montalcino, del vero Brunello di Montalcino. Questi i giudizi espressi : Eccellente 93 – Top Wine 96 – Eccellente 95 – Eccellente 92 – Top Wine 98
Un degustatore munito di telefonino collegato ad internet, tramite il codice riportato sulla fascetta , si è collegato al sito del Consorzio ed ha estrapolato i dati analitici del vino : gr. 13,16 ; estratto 28,95 ; acidità 5,65
E’ sempre un piacere, per chi Vi scrive, segnalare queste minuscole realtà, questi giovani viticoltori, che rappresentano il presente e soprattutto il futuro dei prossimi 50 anni della nostra enologia.
Il livello qualitativo dei vini, la signorilità, modestia, bravura di questo giovane produttore impongono a chi vuole fare questo lavoro di degustatore e di “ Talent Scout “ , di porre in rilievo queste piccole produzioni, anche se capisco che non fanno al caso del “ grande pubblico “ in termini numerici, ma mi viene spontanea una battuta sola:
“ Beati coloro che riusciranno a procurarsene anche poche bottiglie “.
Un’esperienza degustativa che non ci scorderemo facilmente, che ci ha dimostrato ancora una volta la grandezza del Sangiovese Grosso, ovvero del Brunello di Montalcino, che necessita di almeno 7/8 anni d’affinamento in bottiglia per diventare grande.
Il Brunello di Montalcino bisogna saperlo aspettare.
Alla nostra salute, cari amici lettori, con i magnifici vini di Mulinari Francesco dell’azienda l’ Aietta di Montalcino.