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I nuovi Marsala Gourmet di Florio, Terre Arse, Targa e Oltre Cento

novembre 17, 2020

di Luigi Salvo
Nel 1833, per merito di Vincenzo Florio, inizia la storia della famosa azienda di Marsala, Vincenzo fu il primo italiano ad aprire uno stabilimento di produzione del vino Marsala, proprio al centro dei due stabilimenti degli inglesi Woodhouse e Ingham. Il Marsala, famoso nel mondo da centinaia di anni, è un vino liquoroso, ottenuto con l’aggiunta di alcol per elevarne la gradazione e favorirne la stabilità, che si produce esclusivamente da uve autoctone bianche Grillo, Inzolia e Catarratto e dalle rosse Nero d’Avola e Nerello Mascalese.

La classificazione delle varie tipologie di Marsala è basata su diverse caratteristiche: la “concia”, il tempo di invecchiamento in botte, il colore, il grado alcolico e quello zuccherino.
La prima grande distinzione si realizza tra il Marsala “Vergine” ed i tipologie “Superiore” e “Fine”. Il”Vergine” è prodotto senza utilizzo di “concia”, con la sola addizione di alcol, le tipologie “Superiore” e “Fine” con l’aggiunta di alcol, mosto cotto e mistella, che insieme formano appunto la “concia”.

Le uve utilizzate e la diversa composizione della concia determinano il colore, che può essere “Oro” o “Ambra”, in relazione all’aggiunta di mosto caramellizzato, o “rubino” nel caso in cui siano state usate uve rosse. Il grado zuccherino varia da “secco”, con zuccheri inferiori a 40 g/litro, “semisecco” tra 40 e 100 g/litro, e “dolce” superiori a 100 g/litro).

L’affinamento del Marsala è svolto in legno, preferibilmente rovere, e la durata minima è 1 anno per il tipo “Fine”, per giungere ad oltre 10 anni per il “Vergine Riserva”. Riposa nel silenzio delle cantine per molti decenni, necessita dello scorrere del tempo e del contatto con l’ossigeno per attuare il processo ossidativo ed evolvere al meglio

La storica azienda Florio si rinnova e propone un nuovo packaging dei sui storici Marsala, etichette gourmet moderne che richiamano la tradizione con il leone stilizzato in etichetta declinato nelle tre bottiglie, con la finitura in rame nella versione Superiore Semisecco, oro nel Vergine Riserva, e argento nella versione Dolce.

Li abbiamo assaggiati, ecco le loro caratteristiche:

Terre Arse Marsala Vergine Riserva 2003
Nasce da alberelli di uve Grillo a grappolo spargolo su terreni affacciati sul mare della fascia costiera a nord di Marsala. Dopo la fermentazione, si effettua la preparazione della concia con l’aggiunta, al vino ottenuto del solo distillato di vino, matura almeno 10 anni in botti di rovere
Degustazione:
Il millesimo 2013 nel bicchiere è pieno di luminoso colore ambra chiaro, l’olfatto è classico con note di albicocca disidratata, liquirizia, vaniglia, spezie dolci, mandorle amare e belle note iodate. Al gusto riempie di calore e sapidità, è intenso e ricco, ed ha lunga la scia di persistenza aromatica intensa.
Abbinamento:
Da godere da solo, è ideale con un misto di pesce affumicato o con formaggi molto stagionati

Targa Marsala Superiore Semisecco 2006
Le uve Grillo che lo compongono nascono da alberelli nella fascia costiera dei comuni di Marsala, Petrosino ed dell’entroterra della provincia di Trapani, su terreni è ricchi di silice, rossi con falda acquifera superficiale. Dopo fermentazione a temperatura controllata, avviene la preparazione della concia con l’aggiunta, al vino ottenuto, di mistella, mosto cotto e distillato di vino.
Matura almeno 7 anni in botti di rovere di 1.800 litri e successivo affinamento per oltre un anno in antichi carati da 300 litri, ha residuo zuccherino di 70 g/l
Degustazione:
Bello il colore ambra brillante, ha olfatto intenso di fichi passiti, albicocca, datteri, miele di castagno, vaniglia e anacardo. Il sorso è caldo ed avvolgente, lungo di coerenza gusto-olfattiva.
Abbinamento:
Da provare con formaggi erborinati, o con pasticceria secca.
 

Oltre Cento Marsala Superiore Dolce 2017
Nasce da uve Grillo e Catarratto allevate ad alberello nella fascia costiera del comune di Marsala ed dell’entroterra della provincia di Trapani su terre rosse arenili, asciutte, ricche di sabbie e caratterizzate da poca fertilità. Dopo fermentazione a temperatura controllata, avviene la preparazione della concia con l’aggiunta, al vino ottenuto, di mistella, mosto cotto e distillato di vino. Matura in botti di rovere di diversa capacità per almeno 24 mesi, il residuo zuccherino è 104 – 106 g/l
Degustazione:
Nel bicchiere luminoso color ambra scuro, effonde sentori di fichi secchi, uva passa, cannella e vaniglia. In bocca di bella rotondità, si dispiega tra note di uva passa e calibrata dolcezza di caramello.
Abbinamento:
Si accompagna a pasticceria a pasta compatta arricchita con frutta secca e confettura, perfetto con cioccolato fondente.

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