Abbiamo assaggiato”1934″, l’etichetta di Cva dedicata a Luigi Pirandello
di Luigi Salvo
La cantina siciliana CVA Canicattì dedicata il suo nuovo bianco “1934” a Luigi Pirandello, il grande narratore nato ad Agrigento il cui talento ha rivoluzionato il teatro del Novecento, tanto da diventare uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi, era il 9 novembre del 1934 quando l’Accademia di Svezia assegnò il
premio Nobel per la Letteratura a Luigi Pirandello. Il vino a lui dedicato è ottenuto da uve di Grillo e Chardonnay coltivate nell’agro agrigentino, nei vigneti che circondano il Parco Archeologico della Valle dei Templi.
“La scelta del nome rende omaggio, afferma Giovanni Greco, Presidente della Cooperativa CVA Canicattì: “1934 è il simbolo di un percorso di ricerca qualitativa che abbiamo iniziato oltre 15 anni fa e che oggi trova l’esito più felice. Lo abbiamo voluto dedicare al riferimento letterario del nostro territorio, Luigi Pirandello che, proprio nel 1934, ha raggiunto l’apice del suo successo internazionale con il conferimento del premio Nobel”.
Ecco le impressioni dell’assaggio di 1934 Bianco 2019 CVa Canicattì
Le fermentazioni sono condotte separatamente. Per il Grillo la fermentazione è condotta in vasche di acciaio inox a temperatura controllata (circa 16°) per circa 15 giorni, segue un affinamento per 8 mesi sui lieviti; la fermentazione dello Chardonnay è condotta in barriques di rovere francese a grana fine, anche in questo caso segue un affinamento sui lieviti per 8 mesi.
Nel bicchiere è paglierino luminoso, il naso è invitante, fresco e pieno di note floreali di ginestra, fruttate di mela, pesca e banana, poi erbette mediterranee e spezie dolci. Ha bella pienezza di beva, dinamica ed avvolgente coniugando acidità, morbidezza e lunghi ritorni gusto-olfattivi nel finale riccamente agrumato.

CVA Canicattì si distingue nel panorama vinicolo siciliano come modello virtuoso di cooperativa vinicola: sono 300 i vignerons che hanno raccolto la sfida della qualità, puntando a ottenere già nel vigneto una materia prima di grande eccellenza. Oggi le etichette di questa cantina godono di un grande consenso internazionale, grazie a una produzione moderna e fortemente identitaria, in grado di trasmettere pienamente l’autenticità della Sicilia del vino.
In occasione della commercializzazione di 1934 è stata lanciata un’iniziativa speciale in collaborazione con Busi.ate, il nuovo format ideato da Francesco Alagna (già patron di Ciacco Putia Gourmet a Marsala): un kit da viaggio per preparare le iconiche busiate al pesto trapanese in abbinamento al 1934 (o in alternativa al Fileno) di CVA Canicattì. Tutto il necessario per preparare a casa questo appetitoso primo piatto arriverà direttamente all’interno di una scatola in materiale ecosostenibile contenente: 400g di pasta fresca siciliana, 300g di pesto trapanese in barattolo di vetro, melanzane fritte, formaggio pecorino siciliano grattugiato, 20g di sale marino di Trapani e le indicazioni con i pochi e semplici passaggi da seguire in cucina per un risultato perfetto.