Stemperiamo il caldo di quest’estate con un buon Prosecco
di Roberto Gatti
Il caldo di questi giorni si è fatto torrido ed equatoriale come tutti gli anni d’altronde, bere vini di corpo e con molti gradi alcolici diventa sempre più difficile ed impensabile. Personalmente in questa stagione calda mi oriento maggiormente su vini bianchi “ freschi “, ovvero d’annate recenti, fermi, ma meglio se frizzanti, non disdegnando anche qualche vino rosso leggero di corpo meglio sempre frizzante. I miei preferiti per tipologia sono allora: il prosecco, lo spumante metodo classico, il lambrusco di Sorbara, reggiano e mantovano, i rosati ben freschi ma mai ghiacciati. Tutto questo preambolo per portarvi a conoscenza di un Prosecco di Valdobbiadene, oggi sconosciuto ai più, tanto è vero che fino a qualche mese fa personalmente non lo avevo mai sentito nemmeno nominare Faotto-Bottignolo Prosecco Superiore N.2 Extra Dry Docg.
Vitigni Glera (tradizionalmente chiamata Prosecco), con presenza di piccole quantità di Verdiso e Perera. Collocazione geografica Entro i confini della D.O.C.G., sulle pendici dei primi contrafforti dolomitici, nella parte nord della provincia di Treviso. Periodo di vendemmia Seconda metà di settembre. Vinificazione In bianco, cioè in assenza delle bucce alla temperatura controllata di 20°C. Presa di spuma, Per lenta rifermentazione in grandi recipienti chiusi, a 12-14°C.
Bella la veste di questa bottiglia elegante e di classe; alla vista il vino si presenta di un giallo paglierino scarico, con riflessi verdolini; spuma fine che ci fa capire come sia stata accurata la vinificazione e spumantizzazione di questo prodotto, con le sue bollicine molto sottili; al naso ha una buon’intensità, con note di pera e mela; in bocca è giustamente frizzante, piacevole, il residuo zuccherino dell’extra dry ( ricordo che è compreso tra i 12 ed i 17 gr/L ) , in questo caso specifico di circa 15 gr/L lo rende accattivante, beva scorrevole ed invitante, non impegnativa. Con questi caldi torridi è rinfrescante ed è ciò che ci vuole, per non passare direttamente all’acqua minerale. Un prosecco di buona fattura che si lascia bere con piacevolezza e che mi sento di consigliare.