Nuovi vini in anteprima: l’accattivante siciliano Moscato Rosa di Cossentino
di Luigi Salvo
Bere un vino insolito frutto di ricerca e sperimentazione in vigna è sempre motivo di grande interesse, diventa ancora maggiore se si tratta di un vino assaggiato in anteprima da un vitigno raro in Sicilia che dona un vino particolare. L’affascinante Moscato Rosa, è un vitigno molto antico, ha probabili origini greche, si è diffuso in Dalmazia e Istria è presente in Alto Adige specie nella zona di particolare elezione del lago di Caldaro, in poche zone in provincia di Alessandria, soprattutto nel tortonese ed in Friuli.
Il nome sembra derivare dall’aroma primario di rosa che caratterizza questo vitigno aromatico, non certo dal colore dall’acino che è nero-bluastro, le uve dalla marcata aromaticità hanno un elevato contenuto in geraniolo e sono vinificate per lo più dopo appassimento, per ottenere vini dolci e/o liquorosi.
Da sei anni l’azienda Cossentino di Partinico coltiva in un vigneto sperimentale progettato in collaborazione con l’Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia. Il progetto decennale ha lo scopo di mettere a confronto i moscati bianchi, gialli e neri e ha lo scopo d’identificare e verificare la varietà di moscato introdotta dai conti D’Orleans presso la loro grande tenuta in contrada dello Zucco.
Gli ottimi risultati ottenuti hanno consentito l’emanazione da parte dell’ IRVOS del regolamento d’istituzione del marchio “ Moscato dello Zucco” e la registrazione del vitigno Moscato delle Rose.
La più originale caratteristica dell’antico vitigno Moscato delle Rose è quella di portare solo fiori femminili anziché ermafrodita come nella generalità della vitis vinifera. Ciò provoca difficoltà d’allegagione che si traduce in una evidente acinellatura dolce nei grappoli. A raggiunta maturità è soggetto ad un naturale appassimento in vigna che lo porta in poche settimane a gradazioni zuccherine elevatissime, quindi direttamente dalla raccolta alla vinificazione si ottiene un vino dolce.
La vinificazione avviene in piccoli serbatoi di acciaio ove fermenta spontaneamente e spontaneamente si fermerà al raggiungimento di 15 16 gradi alcol e con un residuo zuccherino di 70/100 gr/l di zuccheri residui. Dopo la macerazione che può durare da tre settimane ad un mese il vino è fatto maturale in barili di rovere ormai privi di cessioni.
All’assaggio il Moscato delle Rose di Cossentino si è mostrato davvero accattivante. Si presenta con un colore rosso rubino lucente, splendido l’olfatto che inebria con la classica rosa rossa carnosa e incede con note fresche, mai stucchevoli, di ciliegie rosse ed amarene, chiodi di garofano, cannella e buccia d’arancia. In bocca conferma un’elegante fresca avvolgenza tra calibrata dolcezza e accennato tannino, chiude di bella persistenza.
Un vino davvero unico e particolare, che lascia spazio alla fantasia dell’abbinamento con i più svariati dolci a base di cacao.
Quando andra’ in commercio?
Il Moscato delle Rose entrerà in commercio la prossima primavera con l’annata 2014.
Luigi che chicca davvero, la Sicilia del vino continua a sorprendere. Mai sentita questa azienda
Quindi un residuo zuccherino contenuto mi e’ sembrato di capire, un vino dolce siciliano sui generis, la Sicilia che sperimenta e si distingue. Certo non da abbinare alla cassata!!!!!!
Complimenti per l’ originalita’
L’ etichetta non esiste ancora?
L’etichetta è in progettazione…la voglia di farlo assaggiare ha superato le formalità!!