Per i wine lover USA il brand aziendale è fondamentale nella scelta del vino
di Luigi Salvo
Che il mercato USA sia importantissimo per la produzione enoica italiana è cosa nota, è quindi utile seguire le tendenze dei wine lover d’oltre oceano ed in particolare i sondaggi che la prestigiosa e influente rivista americana “Wine Spectator” propone. Secondo recenti stime il 33% degli eno-appassionati per confrontarsi sul vino predilige la piazza virtuale di Facebook, il 13% Twitter e l’11% le immagini di Instagram.
Il brand aziendale è davvero importante per il consumatore statunitense, conoscere il produttore o la cantina al momento dell’acquisto rispetto alle altre caratteristiche del vino, quali regione, annata, vitigno, li influenza sulla scelta.
Da sondaggi risulta che il 53% acquista più facilmente una bottiglia se stima il produttore, mentre il 32% afferma, che pur dando valore alla conoscenza dell’azienda, non ritiene necessario per l’acquisto che il vino sia prodotto da una cantina conosciuta, il 9% non da alcun valore alla conoscenza o meno del produttore, ed il 6% ama cambiare sempre vino e non compra bottiglie da aziende già conosciute.
Qual’è il la stima che ha il consumatore USA ha sul rapporto qualità-prezzo dei vini europei? E’ la Spagna il paese favorito con la maggioranza assoluta, ben il 51%, contrariamente a ciò che si pensa l’Italia è solo al 15%, poi il Portogallo 13% e la Francia 10%.
Alla domanda posta ai wine lover USA su quante bottiglie metterebbero nella propria cantina personale, il 32% risponde che il numero ideale è di 1.000 etichette, il 25% sarebbe felice di metterne insieme 500, il 16% addirittura punta a collezionarne oltre 3.000, mentre il 14% si accontenta di 200 bottiglie, e solo l’8% punta ad una mega cantina personale da oltre 3.000 bottiglie.
Ad Aprile 2015 dopo ben 21 anni, Wine Spectator, dedica un’altra copertina al marchese Piero Antinori con le figlie Albiera, Allegra e Alessia, tre donne che svolgono un ruolo fondamentale in azienda, pronte a tracciare il futuro della storia di famiglia.
Un viaggio emozionante, raccontato attraverso le parole dell’associate editor Mitch Frank, che racconta le tappe più significative della storia, da quando nel 1966 Piero Antinori prende le redini della società, la preziosa collaborazione dell’enologo Giacomo Tachis prima e di Renzo Cotarella, la nascita di vini come Tignanello, il Super Tuscan definito “The most influential wine in the history of Italy” e il Solaia che è stato eletto “Wine of the Year” con la sua annata 1997, ed il Cervaro della Sala, in assoluto uno fra i vini bianchi pluripremiati al mondo.