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Il Vinitaly utile, 18 vini da mettere in carta o da tenere nella propria cantina

aprile 11, 2015

vini da vinitaly homedi Antonio Carullo
Il Vinitaly 2015 che si è concluso ha messo in luce tantissime conferme e particolari novità. L’Italia del vino è sempre più alla ricerca dell’estrema qualità, da Nord a Sud la parola territorio echeggiava tra i padiglioni del Vinitaly. Percorrendo tutta l’Italia del vino abbiamo scelto 18 vini, tra novità e grandi conferme, la Sicilia l’abbiamo trattata a parte qui, per una ideale carta dei vini o più semplicemente per godersi al meglio l’idea di qualità e autenticità territoriale.

Tra i tanti Barolo degustati (più di 45) eccone quattro che sicuramente rappresentano e identificano al meglio il territorio dal quale vengono prodotti, e nei nuovi millesimi hanno dimostrato slancio e personalità.

barolo campè giornalevinocibo

La Spinetta  Barolo Campè 2011 Austero e nobile, un grande Barolo, una delle vigne più cara all’azienda, come lo è per noi per questa performance di complessi profumi d’estrema classicità. Ciliegia, liquirizia, confettura, noce moscata e fiori essiccati. Al sorso corrisponde con estrema corrispondenza, equilibrio centrato, struttura proporzionata, persistenza lunga e fruttata.

barolo marenca giornalevinocibo

Pira Barolo Marenca 2011 Notevole il Marenca 2011, un vino ricco di frutta e spezie, mora, sentori di violetta, profondo di note di liquirizia e balsamicità. Tanta potenza al gusto, ancora tannico e deciso, nel complesso una 2011 che ha catturato i nostri sensi.

Massolino Vigna Rionda 2009 Il fascino della Vigna Rionda di Massolino è sempre in pole position. Fortemente classico nell’impostazione olfattiva, fatta di giusta profondità e intensità. Spezie fini, violetta e roselline, balsamicità austera, cipria e foglie secche. Sequenza gustativa di livello, copiosa nei tannini maturi, lungo e sapido in persistenza.

boglietti giornalevinocibo

Enzo Boglietti Barolo Riserva 2004 Naso molto complesso, ampio nei profumi di frutta in confettura, poi speziatura e intrecci minerali e mentolati. Conferma qualità al gusto e rigore. La bocca è strutturata, precisa nel tratto tannico, lunga e sapida in chiusura.

Nals Magreid giornalevinocibo

Due nuove etichette per L’azienda Nals Magreid, Nals Magreid Gennen Sauvignon 2014 e il Nals Magreid Penon Pinot Bianco. Il primo aromatico e molto d’impatto floreale, ortica, rucola e piacevolezza minerale il secondo con più struttura e con mineralita altoatesina a contraddistinguere il sorso.

laimburg giornalevinocibo

Ottima ed eccellente presentazione è stata per l’azienda Laimburg, Aurona 2012 composto da Kerner al 100%. Spazia con grande complessità tra sentori di frutta esotica, melissa e acacia, minerale e cioccolato bianco. Compatta e setosa la struttura in bocca, resiste molto di persistenza e chiude su note agrumate.

kofererhof giornalevinocibo

Kofererhof Sylvaner R Echeggia i profumi classici della Valle Isarco. Mineralità e mela smith, cedro e sfalci d’erba. Bocca tesa e vibrante allunga di mineralità iodata.

movia giornalevinocibo

Mineralita è territorialità nella Movia Rebula Ribolla 2011. Al naso e un’esplosione di scorza d’arancia, incenso e fiori gialli secchi. La bocca non lascia spazio a compromessi, elegante e sorprendente per leggiadria e persistenza.

Spostandoci a Oslavia grande appeal nel calice per il Radikon Ribolla 2005 Veste carica e con la luminosità dorata. Cangiante la tavolozza olfattiva dei profumi. Fiori secchi legno secco, pomodori disidratati, fragole selvatiche per poi finire con sbuffi tipicamente marini. Sapidita sugli scudi anche in bocca ottimamente supportata da corpo generoso.

marjan simic giornalevinocibo

Altra Ribolla fantastica è quella di Marjan Simcic Rebula. Incanta con le sue profonde note di pesca, camomilla, prati in fiore e un elegante velo gessoso. Struttura incantevole che restituisce con pulizia le sensazione percepite all’olfatto.

Tenuta San Leonardo Carmenére 2010 Trama colorante compatta. Si apre al naso con profumi speziati di cannella, rabarbaro, sottofondo floreale e un finale elegante di caffé macinato ed erbaceo. Vigorosa potenza e raffinata eleganza al sorso, d’inesauribile persistenza e dalle lunghe potenzialità evolutive.

monsanto giornalevinocibo

Percorrendo la Toscana del vino presentazione per la nuova etichetta del Monsanto Chianti Classico Riserva 2012 50 Vendemmie. Ha un impatto di piccoli frutti rossi, mirtillo in primo piano e lampone, poi s’allarga donando note d’eucalipto. L’assaggio dimostra una trama concreta e tannini importanti, c’è freschezza infinita.

cairossa giornalevinocibo

Nel cuore della Val di Cecina nella Costa Toscana Caiarossa 2010. Un uvaggio del tutto Internazionale. Al naso more e amarene che si evolvono in un balsamico di macchia mediterranea e spezie dolci. In bocca possiede tannini d’esecuzione magistrale e buona acidità a conferire grinta al sorso.

sassi chiusi giornalevinocibo

Spostandoci a Gaiole in Chianti nel cuore del Chianti Classico L’azienda La Porta di Vertine Presenta il Sassi Chiusi 2011 I profumi sono pieni e intensi, espressi con la suadenza della ciliegia, ribes, tabacco e cenni terrosi di sottobosco. Bocca sinuosa e fruttata, tannini fitti e ben estratti, finale lungo e coerente.

castello di cacchiano giornalevinocibo

Tra gli assaggi della gran Selezione anche quest’anno ne abbiamo scelto uno che ci ha veramente entusiasmato è il Castello di Cacchiano Millennio Chianti Classico Gran Selezione 2009 Olfattiva di splendida raffinatezza con cestino di frutti di bosco maturi, cacao amaro in polvere, tabacco note speziate per terminare con liquirizia e grafite. Assaggio carnoso e con tannini abbinati ad una morbidezza glicerica. Finale lunghissimo speziato e fruttato.

caparra e siciliani giornalevinocibo

Percorrendo i padiglioni dell’Italia del Sud grande conferma per il Cirò rosso Classico Volvito Caparra & Siciliani si distingue al naso con note di grande carattere e precisione. Succo di frutta, mora lampone poi viola e liquirizia dolce. Al gusto risponde allo stesso modo: pieno potente nell’espressione, proporzionato e armonioso nella massa tannica. Un vino che termina lungo in persistenza.

dettori giornalevinocibo

Quello che più mi ha entusiasmato abbinando tanta sontuosità a un’affascinante viticoltura arcaica è stato il Dettori 2011 igt Rosso Tenuta Dettori. 100% Cannonau  proveniente da impianti ad alberello a piede franco con più di cento anni, nessun trattamento di chimica ne in vigna ne in cantina, rese bassissime che non arrivano nemmeno ai 16q/ha e vinificazione in cemento. Un vino magnetico e con un quadro olfattivo di variegati profumi mediterranei.

Dolcezze di piccoli fiori si fondono a frutta macerata e dolce quali la fragola e il lampone, poi soggiungono profumi di macchia mediterranea, rosmarino e cappero in primis, poi mirto, lavanda e spezie dolci. Bocca intensa e prorompente, nonostante in etichetta dichiara17,5% di alcool si fa fatica a non percepire che il vino è ricchissimo di mineralità salina che ottimizza la beva.

La persistenza è da contare in minuti, con un piacevole residuo zuccherino a completare la gustativa. Quanta verità quando si dice che il vino che ti lascia un’emozione, difficilmente dimenticherai.

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