Se un piccolo bistrò riceve (per sbaglio) una stella Michelin
di Luigi Salvo
E’ proprio vero che le stelle Michelin cambiano la vita. Se n’è accorta Veronique Jacquet proprietaria di un piccolo bistrò di un paesino francese, Bourges, il suo accogliente locale propone piatti semplici serviti su tavoli con tovaglie di plastica rossa a pois bianchi. Improvvisamente, un bel giorno,le iniziano ad arrivare decine di prenotazioni da parte di potenziali clienti distanti anche centinaia di chilometri, interessati ad assaggiare le sue specialità.
La proprietaria sbigottita fatica a comprendere questo improvviso interesse per le sue semplici preparazioni, ma basta interloquire più a lungo al telefono con un cliente che intendeva prenotare un tavolo che il mistero è svelato, la bibbia dei migliori ristoranti, la Guida Michelin sul proprio sito ufficiale le ha aveva assegnato per errore una stella, con tanto di indirizzo e numero di telefono facendo diventare il suo bistrot, frequentato da ragazzi e da sempliciotti avventori, un locale da gourmet.
Veronique Jacquet serve ai tavoli nel suo bistrò
L’errore è nato perché il ristorante di Veronique Jacquet si chiama Le Bouche à Oreille proprio come il ristorante al quale era stata assegnata la stella che invece si trova a Boutervilliers a quasi 200 km di distanza.
Potenza della guida, in termini di ristorazione, più seguita al mondo!!!!