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A Pavia “un fiume di Champagne”

giugno 29, 2017

di Renato Rovetta
Un fiume di Champagne con l’Ais Pavia, otto le Maison presenti da Veuve J. Lunaud a Piper-Heidsieck, Laurent-Perrier, Philipponnat, Gosset, Perrier-Jouët, Collet e Boizel, interessantissima la conferenza di Guido Invernizzi che ha sottolineato quanto sia stato importante per i produttori francesi mettere in evidenza il loro Terroir. Nelle zone della Champagne più di quaranta milioni di anni fa c’erano spiagge e mare, ed oggi i fossili di conchiglia ne sono testimoni in particolare gasteropodi, ecco da dove viene la spiccata mineralità che troviamo in alcune bollicine.

L’istrionico Guido Invernizzi ha poi ricordato del perchè alcune Maison portano nomi tedeschi, come Tattinger, Krug, Deutz, Roederer, Bollinger, Mumm, per alcuni proprietari francesi il business veniva così poco considerato che preferivano incaricare dipendenti di origine tedesca zelanti e affidabili, un pò come la Merkel di oggi, bravi al punto che interpretarono il mercato delle bollicine da carpirne tutti i segreti, diventando prima soci e poi proprietari; anche se Josef Krug lavorando da Jacquesson sposò la cognata di Adolphe e fondò la prima maison nel 1843.

Seguire Guido Invernizzi mentre ti porta in Francia in Champagne risulta sempre interessante anche quando ti ricorda i vitigni principali per fare champagne, Chardonnay, Pinot Nero ed il Pinot Meunier, quest’ultimo tra poco non sarà più chiamato Pinot ma solamente Meunier, ricordando che Pinot deriva dalla forma di una Piccola Pigna così com’è il grappolo dell’uva e Meunier perchè le foglie ed i chicchi d’uva sono ricoperti da uno strato biancastro che ricorda la farina dei mugnai.
I produttori in Champagne possono anche aggiungere una piccola percentuale di sei differenti vitigni della zona

Le degustazioni hanno evidenziato naturalmente tutti i vini di qualità, anche se alcune bolle mi hanno dato sensazioni più di altre come Boizel, Pinot Nero in purezza, grande corpo, freschezza e mineralità, il Royals Réserve di Philipponnat, interprete di equilibrio tra freschezza e mineralità, e il Veuve J. Lunaud, Chardonnay 100% eleganza, qualità e finezza. Elisa Cremonesi ha saputo creare una serata all’insegna della
professionalità con tutto il gruppo Ais di Pavia. In Alto i Calici !

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