A Monforte d’Alpone la degustazione del Soave in 3D
di Luigi Salvo
Ospite del Consorzio del vino Soave a Monforte d’Alpone ho avuto modo di partecipare due mesi fa ad un’interessantissima degustazione riservata a giornalisti di settore e giudici internazionali. E’ stato davvero un gran bel focus su questa denominazione ed in quell’occasione c’è stata presentata una scheda del tutto particolare, uno strumento nuovo ed efficace per decifrare meglio il Soave ed il suo territorio sviluppato su 3 criteri: origine, stile e valore, che i responsabili del Consorzio hanno denominato scheda di degustazione del “Soave in 3D”.
Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio del Soave ci dice “ E’uno strumento utile sia al degustatore esperto sia a chi intenda approfondire la propria conoscenza della nostra denominazione, degustando si devono inserire un punteggio da 1 a 11 per 3 diversi parametri: l’origine, per capire quanto il vino esprime l’identità del territorio, lo stile, cioè quanta pulizia c’è nel vino, ovvero l’assenza d’elementi che disturbano la corretta valutazione, ed infine il valore, ovvero l’equilibrio tra la forza dei vitigni e l’identità del territorio, l’eleganza, che misura il risultato complessivo del vino e il piacere, che misura quanta soddisfazione l’esperienza degustativa ha prodotto”.
Prima di recarci nell’affascinante sede del Consorzio per la degustazione abbiamo fatto un giro per i vigneti, la terra del Soave è fatta di colline, di suoli vulcanici, di dolci pendii, siamo nel comprensorio veronese, il Soave deriva da uve Garganega e Trebbiano di Soave che in questo territorio hanno trovato il loro miglior habitat, vanta oltre 3.000 aziende e una superficie vitata, soprattutto a Garganega, di oltre 6.500 ettari”
Il Consorzio di tutela del Vino Soave si è impegnato in questi anni nella ricerca e valorizzazione del territorio con un attento studio dei suoli e del clima, con mappatura, zonazione e caratterizzazione dei cru.
La degustazione è stata guidata in maniera perfetta da un agronomo del Consorzio che ha spiegato la composizione dei suoli dei vari vini, tutti i nove campioni degustati hanno mostrato grande qualità, ecco le mie impressioni:
Soace Doc 2012 Corte Adami
Un Soave semplice dal naso ben espresso, note di frutta a polpa bianca e delicatamente erbacee, ha bocca intesa e minerale 87/100
Soave Doc 2012 I Prandi Marcato
Effonde dal bicchiere erbe aromatiche e sentori di frutta esotica accompagnati da note tostate. Al palato ha misurata freschezza e giusta sapidità. 83/100
Soave Doc 2012 Sereole Bertani
Il naso è più sottile dei precedenti si susseguono sentori d’acacia, pera e pesca bianca, il sorso è di livello con lunga scia fresca ed agrumata. 85/100
Soave Doc Classico 2012 Clivus Cantina di Monforte
Olfatto intrigante di fiori di campo, frutta dolce a polpa bianca, note minerali e nuance balsamiche, al gusto è piacevolmente morbido. 84/100
Soave Doc Classico 2012 Terre dei Monti
Appeal olfattivo delineato da fiori di mandorlo, frutta bianca e netti ricordi vanigliati. Bocca corrispondente di buona lunghezza. 83/100
Soave Doc Classico 2012 Prime Brune Cantina di Gambellara
Dal bicchiere si sprigionano note semplici, ma nette e distinte di frutta a polpa bianca, poi sedano e finocchio. Sorso di freschezza con persistenza frutto-erbacea. 86/100
Soave Superiore Docg Classico 2011 Casette Foscarin Montetondo
Elegante olfatto di biancospino, pera e pesca bianca, note balsamiche e vanigliate. Sorso piacevolmente morbido con vivi lampi di freschezza. 88/100
Soave Superiore Docg Classico 2011 Castelcerino Cantina di Soave
Naso complesso ed articolato che spazia da note floreali di ginestra e camomilla, a fruttate di pesca bianca, scorza di limone, erbe aromatiche e minerali. Bocca piena con gran presenza fresco-sapida. 89/100
Soave Superiore Docg Classico 2011 Vigneto di Castellaro Cantina di Monforte
Bello il quadro olfattivo con note di gelsomino, mela, pesca bianca e balsamiche. Al sorso è ampio e dal gusto rotondo con giuste percezioni alcoliche in lunghezza. 88/100