Ais-Bibenda: tutto il mondo del vino non parla d’altro
di Luigi Salvo
La carta stampata ed il web sono pieni, anzi stracolmi, di commenti, opinioni, critiche ed approvazioni che riguardano le recenti vicende dell’Associazione Italiana Sommelier e la sua guida annuale. E’ un tam tam incessante, tutti coloro che si occupano a vario titolo di vino non parlano d’altro, parafrasando uno noto slogan di qualche anno fa ciò avviene proprio” perché l’AIS è l’AIS”, e, come qualche anno fa sorprendendomi disse uno dei più grandi enologi italiani, tutto il resto è solo una sbiadita fotocopia.
Diciamo la verità tutto il mondo del vino devo moltissimo a questa Associazione della quale mi onoro di far parte e di rappresentarla come delegato. Qui non è mia intenzione commentare questa vicenda, tanto in tempi non sospetti ho espresso il mio parere sulla guida sia al nostro presidente nazionale Antonello Maietta sia ai colleghi sommelier e giornalisti con i quali in diversi ambiti mi ritrovo.
Mi piace invece sottolineare come questa vicenda, che è ancora in fase di definizione, abbia invece ribadito in maniera chiara e netta come questa Associazione sia vista come punto di riferimento da tutto il mondo del vino, come la capillare associazione in grado di comunicare il vino sui territori e di svolgere l’importantissima funzione di promozione e diffusione della cultura del bere.
Essere continuamente sotto i riflettori è scontato per chi da 50 anni svolge un ruolo importantissimo, e non è roba da poco!
Pienamente daccordo!
Che l’Ais sia l’Associazione più importante che ha permesso a centinaia di migliaiia di consumatori una presa di coscienza delle qualità del vino è evidente, le vicende del rinnovo del contratto della guida invece sono nebulose.
Mi sono diplomato sommelier 6 anni fa, quest’associazione ha permesso la mia formazione, mi ha insegnato a apprezzare il vino, oggi lavoro in questo campo anche grazie alla scuola AIS.
Credo che Maietta sia stato chiaro :
“Ais e Bibenda sono due cose separate, una è un’associazione e un’altra è una società. Abbiamo un contratto che ci lega a Bibenda per la fornitura, ed il contratto, che è triennale ed è scaduto, non è stato ancora stato rinnovato perché le nostre cariche scadono a giugno 2014, e non ci sembra corretto, a fine mandato, prendere una decisione così importante, poiché richiede comunque un investimento importante, prima che il Consiglio Nazionale dell’Ais si pronunci”.
Per il resto è vero l’AIS è così centrale che tutti ne parlano, verissimo.