L’altra Toscana, Ciliegiolo Maremma San Lorenzo Sassotondo 2010
di Luigi Salvo
Una bottiglia di vino di gran gran livello non è per tutti, crea invidie e gelosie tra produttori e ancor di più tra gli eno-appassionati che di solito o la magnificano o “non potendo arrivare all’uva dicono che è acerba”. I più attenti enofili lo ergono ad oggetto di culto, questo fa si che alcuni miopi produttori vedano d’improvviso i loro vini dello stesso territorio come oscurati, messi totalmente in ombra, sminuiti. Niente di più falso.
Il vino cult diventa così obbligatoriamente antipatico, un rompiscatole, un principino da denigrare a tutti i costi. Fuori da queste becere logiche esistono però vini che è riescono a restare simpatici malgrado la sensazione di unicità che donano in degustazione.
Nel 1990 a Soava in Maremma inizia la storia Toscana dell’agronoma trentina Carla Benini e del marito Edoardo Ventimiglia. I vigneti dell’azienda Sassotondo nascono su terreno di tufo, anche le case sono costruite in tufo, così come le cantine vi sono scavate.
Ciliegiolo Maremma Toscana San Lorenzo Sassotondo 2010
Lui è un ciliegiolo, vitigno d’elezione del sud della Maremma, nell’immaginario collettivo i vini da questo vitigno sono freschi e beverini ma non è sempre questa la regola.
E’ il millesimo 2010, si presenta rubino intenso e che naso che ha!. Note floreali di viola, fruttate di marasca e ribes, sbuffi di pepe bianco tipici del terreno vulcanico e tufaceo di Sovana, ed ancora erbe aromatiche, humus e cannella.Sorso invitante, declinato tra eleganza e sostanza, tannino fine, intrigante vena sapida a sostegno di un finale di grande persistenza. Un vino che unisce!!