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La verticale di Graticciaia Vallone con Graziana Grassini a Taormina Gourmet

ottobre 16, 2016

luigi-salvo-graziana-grassini-giornalevinocibo-taormina-gourmetdi Luigi Salvo
Il Graticciaia di Agricole Vallone non è soltanto il portabandiera dell’enologia pugliese ma, uno dei più grandi vini del Sud. A trent’anni dalla sua prima annata, a Taormina Gourmet, insieme all’attuale enologa dell’azienda Graziana Grassini lo abbiamo degustato in 5 annate in un excursus di venti anni.
La nascita di questo fuoriclasse nel lontano 1986 si deve ad una felicissima intuizione dello storico enologo consulente dell’azienda Severino Garofano, ovvero valorizzare il vitigno principe del Salento il Negramaro attraverso un vino che in chiave moderna riproponesse la storicità della tradizione. In quel territorio, infatti, per tradizione i contadini avevano sempre essiccato le uve al sole insieme ad un altro prodotto a loro caro, i fichi.

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Questo splendido Negroamaro nasce da vigneti ad alberello di circa 85 anni nella tenuta Iore. Dopo una attenta selezione in vigna, le uve sono poste ad appassire su graticci di canne per circa 15 giorni, eliminando gli acini colpiti dalle muffe. La fermentazione con il controllo della temperatura e frequenti rimontaggi può arrivare a 30 giorni. Dopo la malolattica che si svolge in acciaio, il vino matura per un anno in barriques, affina il cemento per un anno e poi in bottiglia.

Graziana Grassini arriva come consulente in azienda nel 2007, toscana, attuale enologa di Tenuta San Guido Sassicaia, si impegna a non stravolgere l’impostazione del vino ad essecondare il suo passato ove è possibile migliorandolo.
E’ un vino che mi ha sempre affascinato il Graticciaia per a sua ricchezza materica sempre supportata da adeguata acidità, per il suo catattere solare coinvolgente che non stanca ed invoglia alla beva.

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Abbiamo degustato le 5 annate a ritroso dalla 1996.

Graticciaia 1996
Eleganza e raffinatezza al naso, pout pourri di fiori secchi, confettura di marena e mora, piacevolissime note di humus, erbe aromatiche, cannella, liquirizia, cuoio e note animali. In bocca è evidente una piacevole dolcezza del frutto con note terziare che lo rendono assolutamente godibile.

Graticciaia 2005
Un millessimo fantastico, frutto vivo leggermente più scuro del precedente, macchia mediterranea, cacao, note di grafite e sottobosco. In bocca è di gran equilibrio, ha tannini non risolti, verve acidica e lunghezza da campione.

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Graticciaia 2008
E’ il bicchiere più evoluto, frutta sotto spirito, elementi vegetali e resinosi, cioccolatto dolce. Al gusto è morbidamente appoggiato sul palato con rimandi di frutto e caramello.

Graticciaia 2010
Che bel vino, luminoso al colore, inebriante al naso tra note di rosa rossa, ribes, grandi sentori agrumati, origano, pepe nero e mandorle. Al sorso perfetto mix tra potenza ed eleganza, è snello, vibrante, lungo.

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Graticciaia 2011
Giovane rapisce per la piacevolezza olfattiva e gustativa, frutta rossa in confettura, tabacco e note speziate. Palato che segue il naso ed è ancora più intrigante per freschezza e tannini di nobile fattura.

Voglio rincontrarti tra vent’anni!!!!

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