Lo storico vino Marsala perde il consorzio di tutela riconosciuto, via libera ancor di più alla contraffazione
di Luigi Salvo
La notizia era attesa da tempo, lo storico vino Marsala non ha più il suo Consorzio Tutela del Marsala DOC, dopo la pubblicazione dal Ministero dell’Agricoltura dell’elenco ufficiale dei 109 Consorzi dei Vini italiani Doc riconosciuti ai sensi di legge, quello marsalese è scomparso.
Si arriva mestamente a questo epilogo dopo anni di diatribe interne, con aziende che si dimettono dal Consorzio ed altre che ne fanno ingresso, fino alla clamorosa uscita della Florio nello scorso Aprile.
Il Consorzio Volontario per la Tutela del Vino Marsala ha visto la luce nel lontano 1963, il Ministero Politiche Agricole e Forestali nel 2003 aveva rivisto lo Statuto del Consorzio attribuendogli importanti compiti quali la tutela, la valorizzazione e la cura generale degli interessi relativi alla Doc Marsala.
Marsala Cooking Wine , una delle tante imitazioni sui mercati
Tutti noi che amiamo questo straordinario vino e la sua storia non riusciamo a capire come non si riesca a fare sistema per preservare e valorizzare questo patrimonio dell’enologia siciliana, per fortuna singoli produttori, ad esempio Intorcia, De Bartoli ed altri con i loro eccellenti vini mettono anima e corpo per il rilancio ed il nuovo posizionamento del vino Marsala nel mondo.
Con l’accantonamento del Consorzio, in attesa di sviluppi che potrebbero mutare questo scenario, si nega la sinergia propositiva per la valorizzazione e la promozione del vino attraverso fondi comunitari e soprattutto si lascia campo libero alla contraffazione del marchio senza che un organo ufficiale si batta per evitare che i mercati siano continuamente inondati da prodotti falsi e scadenti che utilizzano il brand Marsala.