Il piacevole nuovo Catarratto 27 di Terre di Gratia
di Luigi Salvo
Negli ultimi anni in Sicilia la varietà Catarratto nelle sue declinazioni ha subito una riduzione dell’estensione dei vigneti a favore di cutivar più modaiole, in particolare Grillo e Zibibbo, tuttavia resta il vitigno in assoluto più coltivato nell’isola da Ovest ad Est. Ormai quasi dieci anni fa scrissi un articolo il cui titolo recitava “Io tifo spudoratamente per il Catarratto” , nel quale citavo le caratteristiche peculiari del vitigno riscoperto qualitativamente in grado di rappresentare la nuova era dei vini bianchi isolani.
I Catarratto di ultima generazione, oltre che la freschezza, riescono a donare le caratteristiche peculiari del vitigno.
Ho assaggiato e mi è piaciuto il nuovo Catarratto 27 annata 2016 di Terre di Gratia, l’azienda camporealese (Pa) dei fratelli Gaspare e Rosario Triolo. Il vigneto dal quale proviene è il più antico dell’azienda, le uve sono quelle della particella 27.
Nel bicchiere accattivante colore giallo paglierino, il piacevole olfatto spazia dal floreale di glicine alla ginestra, poi fruttato di pera e pesca gialla, condito da pepe bianco e erbe aromatiche. L’ingresso in bocca è ricco di frutto e spezie, con lunga scia di freschezza e giusta sapidità. Vino di grande fruibilità ed abbinamento!!