Arancino ’21, il bianco macerato di Caruso & Minini
di Luigi Salvo
Caruso & Minini ha i suoi vigneti appartenenti da tre generazioni alla famiglia Caruso sulle colline tra Marsala, Salemi e Mazara del Vallo per ben centoventi ettari. Le terre sono caratterizzate da suolo franco-sabbioso-argilloso dotato sia di macro che micro
elementi, per la qualità delle uve sono importanti le escursioni termiche delle colline fino a 450 m s.l.m.
Il suo nuovo Orange Wine dal nome particolare “Arancino” , nasce da uve bianche dell’agro trapanese. La scelta del nome di questo nuovo vino, è legato sicuramente al suo particolare colore.
I bianchi macerati hanno un gran fascino, il termine Orange è stato per la prima volta introdotto nel 2001 per un vino di Oslavia prodotto nel Collio Goriziano, questa tipologia ripercorse le antiche tradizioni vitivinicole della Georgia, qui i vini erano macerati in anfore di terracotta interrate allo scopo di mantenere una certa temperatura costante con spesso uso limitato o assenza di SO2 (anidride solforosa) e la fermentazione coi lieviti indigeni.

La lavorazione di “Arancino 2021” inizia nei primi giorni di settembre con la vendemmia dei primi grappoli allevati in biologico che hanno raggiunto la giusta maturazione, in cantina la fermentazione inizia spontaneamente ad opera dei lieviti indigeni presenti nelle bucce, la macerazione si protrae a 15 gradi per oltre 20 giorni, nei quali le bucce cedono lentamente al vino colore, struttura e aromi.
L’assaggio:
Nel bicchiere ha colore giallo oro con sfumature ambrate, l’impatto olfattivo è intrigante, aromi floreali di margherite, frutta a polpa gialla, sensazioni agrumate, note erbacce di macchia mediterranea e percezioni speziate piccanti. Ha il sorso pieno con sensazione tannica, bella la vibrante freschez