Casa delle Colonne Zero Franciacorta Riserva 2005 Fratelli Berlucchi
di Luigi Salvo
Distribuito in cinquanta enoteche selezionate sul territorio italiano il nuovo Casa delle Colonne Zero Franciacorta Riserva 2005 è prodotto dalla storica cantina di Franciacorta Fratelli Berlucchi in sole tremila bottiglie numerate. L’occasione per riassaggiarlo, dopo la presentazione alla stampa all’ultimo Vinitaly, è stata una delle tappe del tour per l’Italia lo scorso 21 Novembre a Palermo presso l’enoteca il Gusto di Dionisio.
La cantina di Borgonato dai suoi 70 ettari produce circa 400.000 bottiglie all’anno, l’azienda di proprietà dei cinque fratelli Berlucchi Francesco, Marcello, Roberto, Gabriella e Pia Donata è guidata da Pia Donata, amministratore delegato, insieme alla figlia, Tilli Rizzo, responsabile della Comunicazione e dell’Export.
All’evento degustatvo incontro Tilli Rizzo: il nostro Casa delle Colonne è dedicato alla casa d’infanzia della famiglia Berlucchi, palcoscenico indimenticabile di sentimenti, amicizie, musiche, arti fra il verde di Franciacorta.
E’ un vino lungamente pensato al quale teniamo in modo particolar, è composto dal 90% di uva Chardonnay e 10% di Pinot Nero provenienti dai vigneti Mandola e Tre Camini nel cuore della Franciacorta, non è dosato e gli zuccheri sono pressoché assenti, ha trascorso 6 anni sui lieviti è una Riserva annata 2005″.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione dello scorso Vinitaly Pia Donata aveva raccontato con gran suggestione della casa paterna dalle quale trae il nome questo vino: “la casa ha un giardino all’italiana, con siepi di bosso volute da nostra Madre; nel grande brolo cintato nostro Padre aveva iniziato, negli anni trenta, la coltivazione della vite in terra di Franciacorta. I viali, ornati di cipressi, iniziano e terminano con altre colonne della stessa pietra locale, per questo, la casa è sempre stata conosciuta come “Casa delle Colonne”.
Da due colonne di pietra grigia, la cosiddetta Pietra di Sarnico, oltre un cancellino di ferro battuto scende una scala fra le aiuole, questa immagine è apparsa per molti anni sulle nostre etichette. Nostra Madre, raccontava di un inverno di guerra, il ‘42/43 con la Casa delle Colonne, sommersa dalla neve, di nostro padre che, su una Topolino, andava e veniva da Brescia per salvare il suo prezioso studio d’ingegneria, portando le drammatiche ultime nuove della terribile guerra in atto.
Le note di Chopin che mamma suonava allietavano le nostre giornate di un freddo inverno.
Il Casa delle Colonne, oltre che essere per noi l’espressione del massimo impegno qualitativo, è l’epopea struggente ed indimenticabile della nostra famiglia: un punto fermo dei nostri ideali e del nostro credo. Abbiamo quindi voluto lasciare emergere al massimo l’aspetto naturale nella maturazione del vino, sette anni dal grappolo al bicchiere senza correggerla, lasciando ricchezza di profumi e sapori con zucchero residuo pari allo zero”.
Nel corso dell’incontro, dopo aver assaggiato gli altri Franciacorta prodotti dall’azienda, in ultimo, è stata la volta del Casa delle Colonne, ecco le impressioni degustative.
Nel bicchiere è luminoso giallo dorato, dal perlage fine e persistente. L’approccio olfattivo è intenso ed articolato, piacevoli note fragranti di biscotti, pan di Spagna, pesca, ananas, agrumi e nocciole tostate. All’assaggio mi colpisce il perfetto mix tra struttura ed eleganza, l’ottimo connubio tra freschezza e sapidità, e tutti i suoi parametri fondamentali bilanciati. Lungo il finale di richiami olfattivi. Sinceramente un gran bel bere.