Un bel supertuscan: il N’Antia 2009 Badia di Morrona
di Luigi Salvo
Un caro sommelier toscano, pisano per la precisione, mi porta un vino del suo territorio azienda Badia di Morrona dicendomi: “si chiama N’Antia è una 2009 è un gran bel Supertuscan, assaggialo e dimmi che te ne sembra”. La Badia di Morrona si trova nell’Alta Val d’Era nel Comune di Terricciola in provincia di Pisa, a metà tra Pisa e Volterra, ha circa 100 ettari vitati.
L’azienda prende il suo nome dall’abbazia Camaldolese e poi Benedettina dei primi dell’anno mille nel piccolo borgo di Morrona, le bellissime colline sono di proprietà della famiglia ligure Gaslini Alberti che le acquistò nel 1939.
Non nego che i Supertuscan non mi dispiacciono affatto, anche se la territorialità di un bel Brunello di Montalcino, di un Chianti Classico o di un Vino Nobile di Montepulciano ha davvero un fascino tutto unico. I classici vitigni bordolesi in territorio toscano, indubbiamente si caratterizzano ed acquisiscono, oltre ai loro singoli affermati caratteri, note particolari spesso di gran finezza.
Il N’Antia nasce dall’unione di 50% Cabernet Sauvignon, 30% Cabernet Franc, 20% Merlot, la prima annata prodotta è la 1993. Il vino è elevato 15 mesi in barriiques di rovere francese.
Lo verso nel bicchiere è già il suo colore rosso rubino non troppo concentrato mi predispone al meglio all’assaggio, bellisimo il naso ricco di violetta, mora, ribes sotto spirito, spezie scure, toni balsamici ed erbacei, tabacco e finissima vaniglia.
In bocca è davvero un gran piacere, pieno, di freschezza con precisi ritorni olfattivi in una lunga chiusura di persistenza.
Non il classico vinone opulento e ridondante, l’annata 2009 assaggiata oggi è giovane, la freschezza di beva e l’intrecciarsi di note floreali, fruttate, speziate lasciano presaggire ad una gran bella evoluzione nei prossimi anni in bottiglia.