Tutti i migliori assaggi siciliani, tra novità e conferme, al Vinitaly 2014
di Luigi Salvo
Il Vinitaly 2014 ha visto una grandissima affluenza di pubblico in tutti i padiglioni, nei primi due giorni della manifestazione la folla di appassionati è stata davvero notevole, malgrado tutto i produttori dalla Sicilia alla Valle d’Aosta hanno manifestato soddisfazione per la presenza di un numero elevato di buyers e per gli affari in netto trend positivo.
Le aziende siciliane si sono relazionate con il mercato nazionale e soprattutto con quello estero, dato interessante è che quelle con fatturato fino a 100.000 euro tendono ad esportare con facilità in Paesi prevalentemente comunitari, quelle sopra i 500.000 mila euro presenziano con i propri in vini mediamente in 20 mercati di tutte le aree geografiche del mondo.
Primo Paese di sbocco è per tutte le classi di fatturato la Germania, mentre al secondo e al terzo posto ci sono la Francia e la Svizzera per i produttori fino a 100.000 euro di fatturato, la Svizzera e il Belgio per quelli tra 100.000 e 500.000 euro e gli Usa Costa Est e la Svizzera per le cantine di grandi dimensioni.
Non mancano comunque piccole realtà capaci di esportare nell’East Coast degli Stati Uniti, in Giappone e West Coast Usa, Cina, Hong Kong e Australia.
Dopo tantissimi assaggi siciliani, ecco alcune novità e le varie conferme che più mi sono piaciute, escludendo i vini etnei per i quali ci sarà un particolare focus dopo l’evento di Lunedì 14 Aprile Le Contrade dell’Etna.
Giuseppe Tasca ci mostra il suo Grillo scelto tra i migliori assaggi
Il Grillo, varietà autoctona riscoperta qualitativamente in questi ultimi anni, dona vini di gran profondità olfattiva e gustativa come nel caso del Grillo Cavallo delle Fate ’13 Tasca d’Almerita (Pa) che all’assaggio è fresco e godibile, con il vitigno perfettamente riconoscibile.
Gran bel Grillo la ’13 di Feudo Disisa (Pa), dal naso di pesca bianca, agrumi e origano e bocca perfettamente corrispondete e di lunga vena acidica.
Leggermente più morbido il Grillo ’13 di Masseria del Feudo (Cl), dal naso di glicine, camomilla e mela gialla, dall’accattivante pienezza palatale.
Carmelo Bonetta con il Laluci ’13
La Luci ’13 Grillo di Cristo di Campobello (Ag) presenta olfatto intenso e gran persistenza gustativa con mirabili note di frutta a polpa gialla, vegetali ed agrumate.
Piacevole la versione piena e sostanziosa del Catarratto V90 ’13 Brugnano (Tp) che sfodera ottima abbinabilità per le sue caratteristiche di fresca materia e bilanciata morbidezza.
Andrea Vesco titolare di Rallo
Non tradisce le aspettative, confermando che l’Inzolia è un vitigno che riesce a dare vini interessanti il nuovo Evrò ’13 di Rallo (Tp) dall’olfatto di fresche note floreali e fruttate a polpa bianca, dal sorso semplice ma efficace.
Il Ficiligno ‘13 di Bagli di Pianetto (Pa) composto da Insolia-Viognier convince sempre più per il perfetto mix tra autoctono ed internazionale, ricco al naso ed al sorso tra freschezza e morbidezza sapida.
Stefano Geraci presenta il suo Tarucco Colonna ’13
Grande conferma per un cavallo di razza il Tarucco Colonna ’13 Geraci (Pa) Chardonnay-Grillo, dal naso accattivante, equilibrato in bocca con solita spalla acida e giusta morbidezza di beva.
Il Verdelicia ’13 Chardonnay-Inzolia Funaro (Tp) ha carattere da vendere riproponendo alla gustativa il naso intenso di viva frutta tropicale, erbe aromatiche e spezie.
Tra i rosati ecco due nuove interessanti novità:
Stefano Caruso con il Nerello Mascalese rosato Corte Ferro
Il Nerello Mascalese ’13 Corte Ferro Caruso & Minini (Tp), l’espressione in rosato del Nerello in territorio trapanese è davvero intrigante sia per olfatto di fragoline di bosco, ribes, lampone e pepe bianco, sia per la viva freschezza di frutto sapido.
Paolo Calì con il suo nuovo rosato Jazz
Jazz ’13 di Paolo Cali (Rg) da 55% di Frappato e 45% Nero d’Avola è proprio particolare, emana un caleidoscopio di sentori che spaziano dalla violetta, rosa, fragola, lampone, ciliegia a note agrumate e minerali ed ha sorso che invoglia continuamente alla beva.
Fabio Sireci con il suo nuovo Perricone
Tra i rossi debutta il nuovo Perricone ’12 di Feudo Montoni (Ag), dal bicchiere effonde piacevole viola, amarena, distinte note di rabarbaro e spezie scure, all’assaggio è fresco e ricco di tocchi minerali.
Agostino Adragna ci mostra il Canto di Fondo Antico
Il Canto ’12 di Fondo Antico (Tp) è il Nero d’Avola che per le sue caratteristiche è sicuramente apprezzato dal moderno consumatore, ha note varietali in primo piano, bocca con tannini fini, freschezza e persistenza di buon livello.
Giovanni Gurreri e la moglie presentano il Nero d’Avola ’12
Il Nero d’Avola ’12 Gurrieri (Rg) è una piacevole sorpresa, nel bicchiere c’è qualità ed immediatezza, bouquet di violetta, note fragranti d’amarena, con leggero sottofondo di spezie dolci e sorso acido-sapido di buona lunghezza.
Nicolas Gatti posa per noi con il Martiniano ’10
Sugli scudi il Martiniano di Tenuta Gatti ’10 (Me), ottenuto da un blend di 70% Nero d’ Avola e 30% Cabernet Sauvignon, è ricco al naso ed in bocca di note floreali di rosa e fruttate di mora ed amarena, sentori vegetali e dolce speziatura.
Il Cerasuolo di Vittoria Classico ’11 Valle dell’Acate (Rg) rapisce per equilibrio olfattivo e gustativo, frutti di bosco, amarene, macchia mediterranea e spezie fini, sorso fresco e sapido.
Il Presidente di Assovini Sicilia Antonio Rallo con il suo Angheli ’10
Bordolese dal carattere siciliano Angheli ’10 Donnafugata (Tp) da Merlot e Cabernet Sauvignon sfoggia nuova etichetta e gran piacevolezza con naso intenso di ribes, marasca, grafite, cuoio e cioccolato. Bocca piena, la carta vincente è il tannino che lo rende intrigante nel lungo finale.
Gran Nero d’Avola il Nerobufaleffj ’09 Gulfi (Rg), la matrice territoriale del vitigno principe siciliano esplode al naso con tutte le sue peculiari caratteristiche, ha palato deciso tra tannino fine e morbidezza glicerica.
Marco Calcaterra con il suo Sigillo ’06
Davvero un bel vino il Sigillo ’06 Avide Nero d’Avola- Cabernet Sauvignon, dal naso elegante di confettura di ribes, suadenti note erbacee, spezie dolci e polvere di caffè. Sorso vellutato e ricco con finale di sapida persistenza.
Brindisi finale di alcuni componenti del giornale: Renato Rovetta, Roberto Gatti, Luigi Salvo
Il Passito di Pantelleria Kamma’o6 di Salvatore Murana è il giusto brindisi finale, tutta la luce ed il sole di Sicilia nel bicchiere, albicocche in confettura, miele di zagara, pan di Spagna, note iodate. Morbido al palato scorre vivo di freschezza tra ritorni sapidi.
Cercavo notizie sul nero d’avola zona ragusa ed ho letto di questo vino dell’azienda Gurrida, mi incuriosisce lo proverò. Grazie
Luigi non nascondo che aspetto sempre le tue nuove dal Vinitaly, da quando abbiamo strutturato la carta dei vini ogni anno inserisco qualche novità che segnali.
A dire il vero nessuno chiede mai specificatamente un’Inzolia, però anche io sono convinta che oggi si sta riscoprendo questo vitigno e finalmente lo si sta proponendo qualitativamente a me piace!!!!
Interessante davvero