L’interessantissima cucina di Gianni Lettica di Cortile Pepe a Cefalù
di Luigi Salvo
Nella splendida cittadina madonita di Cefalù (Pa) a pochi passi dal Duomo c’è Cortile Pepe, il ristorante da 30 coperti di Toti Fiduccia. Uno stretto vicoletto introduce in un piccolo cortile sul quale si aprono la bottega Pepe ed il locale arredato in maniera semplice ed efficace. La cucina è condotta dallo chef Gianni Lettica e dal sous chef Gianluca Miccoli, la proposta dei piatti è davvero interessante con il pesce largamente presente, le carni e le verdure, tutte materie prime di ottimo livello.
L’esperienza sensoriale del Cortile mi è davvero piaciuta, il racconto di ogni piatto dello chef Gianni, appassionato e mai banale, non ha annoiato, cosa ormai abbastanza difficile.
Preparazioni presentate senza funambolismi ed eccessi cromatici, piene di sensazioni organolettiche vere con odori e sapori perfettamente riconducibili agli ingredienti, dall’equilibrio gustativo invidiabile.
La carta dei vini del locale è di ottimo livello, con ampia scelta siciliana ed un giro per l’Italia e l’Europa.
Ci siamo lasciati guidare dallo chef nell’assaggio delle pietanze. L’inizio è stuzzicante con il flan di provola con pomodoro siccagno.
Inebriante e delizioso il peperone friariello arrostito, arricchito da salsa di pomodoro e parmigiano reggiano.
Vero il gusto del capone in tartare, con le tendenze dolci del pesce e della carota bilanciate dalla salsa blody mary e dalla barbabietola essiccata.
Gli spaghetti sciué sciué all’acqua di pomodoro sono tanto semplici quanto disarmanti per piacevolezza gustativa.
Tutta la tradizione e la godibilità nella pasta al “taiano”, salsa di pomodoro cotta per 12 ore con melanzane fritte, carne di maiale e manzo.
Il piatto più intrigante è la triglia farcita con spinaci e melanzane, accompagnata con il cous cous, perfetta la cottura del pesce, bell’aromaticità della semola, ed equilibrio gustativo sublime.
Sapori contrastanti e definiti, nella pancia di maialino nero dei Nebrodi e gambero rosso di Mazara, su purea di patate e cicoria amara.
Dopo un bicchierino di mix di frutta da bere, il dessert sono i macarons con crema al rosmarino, cialda all’acqua di mare e crema al Marsala
I vini che abbiamo scelto in abbinamento hanno reso giustizia ai piatti, uno dei migliori Catarratto in circolazione il Vigna di Mandranova 2016 di Alessandro di Camporeale, la Falanghina 2016 di Cantina del Taburno fresca e sapida.
L’Haut Marbuzet 2013 St. Estephe Medoc Bordeaux, giovanissimo e di gran registro ed il Marsala Rubino di Pellegrino.
La cucina di Gianni Lettica è realmente d’autore, profondamente legata a prodotti locali lavorati in modo artigianale che riescono a trasmettere l’essenza del loro sapore, nessuna preparazione che voglia essere altro, niente forzate costruzioni.
Una cucina d’amare!