Il Catarratto 12 filari di Case Alte, cuore e sostanza
di Luigi Salvo
Il Catarratto è ancora il vitigno più diffuso in Sicilia malgrado la crescita notevole di altri vitigni a bacca bianca, dopo anni di produzione di massa oggi sono sempre di più i vini di particolare interesse ottenuti da questo vitigno che, oltre a calibrata freschezza, riescono a ben esprimerne nel bicchiere le caratteristiche peculiari.
Il Catarratto 12 filari di Case Alte 2016 mi è molto piaciuto, l’azienda si trova nel comprensorio palermitano di Camporeale in contrada Macellarotto a circa 500 metri sul livello del mare. Nel 2010 la famiglia Vaccaro costruisce una piccola cantina e si impegna a produrre vini in regime biologico, alcuni anni dopo prendono vita le bottiglie Case Alte, il cui nome deriva dai caseggiati situati sulla collinetta che domina la proprietà.
Questo Catarratto è allevato su suolo collinare, franco-sabbioso con buona presenza di scheletro, le uve intere vengono pressate sofficemente, dopo 24 ore di decantazione la fermentazione viene effettuata a 15 °C., rimane in acciaio per 6 mesi sulle fecce fini a 10°C con battonage settimanali.
Il vino è un ottimo mix tra buona struttura e piacevolezza olfattiva e gustativa, ha accattivante colore paglierino, olfatto con floreale di ginestra e camomilla, fruttato di pera e pesca bianca, percezioni di pepe bianco e erbe aromatiche. Sorso pieno, ricco di freschezza e di una vena salina estremamente calibrata che si allunga con ritorni fruttati.
Un vino di grande abbinabilità.