Il Siriki 2015 Principi di Spadafora, affascinante bianco macerato da uve grillo
di Luigi Salvo
In Italia i vini bianchi macerati negli ultimi cinque anni sono cresciuti enormemente di numero, non sempre però all’assaggio riescono a donare chiare sensazioni di piacevolezza, anzi spesso, mostrano profondi limiti nelle loro caratteristiche di pulizia. La vinificazione con macerazione di uve a bacca bianca crea precise caratteristiche organolettiche nel vino attenuando i sentori varietali del vitigno d’origine, e nei casi di macerazioni profuse per alcuni mesi, anche un’evidente sensazione tannica.
Tuttavia, a mio modo di vedere, i macerati se piacevoli hanno una grande magia.
Le uve grillo del Siriki nascono da un’unica vigna esposta Sud-Ovest neI terreni dell’Azienda dei Principi di Spadafora in Contrada Virzì nel comprensorio di Monreale (Pa) ad un’altitudine di circa 300 metri sul livello del mare tra Alcamo e Camporeale, dal 1988 Francesco Spadafora conduce l’azienda con oltre 180 ettari di proprietà, 95 vitati, 20 ad oliveto, ed una buona parte coltivati a grano.
La fermentazione del Siriki 2015 parte dopo avere preparato un piede de cuve con la stessa uva, la macerazione si protrae per 25 giorni sulle bucce ed un anno sui lieviti, senza aggiunta di solforosa, è affinato 6 mesi in bottiglia.
Un vino di gran personalità. Nel bicchiere luminosissimo giallo dorato carico con note aranciate, olfatto pulito e piacevole di zagara e camomilla che condiscono pesca gialla matura, albicocca, agrumi e macchia mediterranea. Bello il sorso avvolgente, ricco di ritorni olfattivi, sapidità e lunghezza. Consente di sbizzarrirsi in svariati abbinamenti.