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Il nuovo Dpcm in vigore da lunedi 26 ottobre rischia di distruggere la filiera agroalimentare italiana

ottobre 25, 2020

di Luigi Salvo
Il nuovo Dpcm restrittivo firmato da Conte in vigore da Lunedì 26 ottobre 2020 prevede chiusure dei ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie alle 18 nei giorni feriali e la domenica. Stop a cinema, teatri, casinò, sale scommesse- Stop a palestre, piscine, centri benessere e centri termali. Sospese anche le feste dopo i matrimoni. Sicuramente, a seguito di queste decisioni, il comparto del vino e tutta la filiera agroalimentare subirà un grave colpo, per non parlare degli imprenditori della ristorazione e delle migliaia di persone che lavorano direttamente in sala ed in cucina.

 

Ecco il pensiero dello chef simbolo della ristorazione siciliana, Ciccio Sultano 2 stelle Michelin del Duomo di Ragusa: “Alle 18, di solito, apriamo per le pulizie, sono senza parole, di fronte alla prospettiva che dovremo chiudere alle sei del pomeriggio. Tanta vale aprire solo per il pranzo o non aprire proprio. È inaccettabile che, invece, di assumerci tutti una fetta di responsabilità, si decida per la legge del taglione.

Posso dire che, dal momento della riapertura a oggi, il mio Ristorante come chiunque si sia attenuto e abbia fatto rispettare le regole, ha rappresentato una sorta di presidio medico. Nel mare magnum della ristorazione, le situazioni e i comportamenti non sono sempre gli stessi. Fare di tutta l’erba un fascio, di solito, denota un fondo di paura o di incomprensione della realtà”.
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