Il Chianti Classico Riserva che sfida il tempo, Lamole di Lamole Vigneto di Campolungo 2000
di Luigi Salvo
Ci sono dei giorni che hai voglia di bere qualcosa non di routine, guardi i tuoi appunti e ti accorgi che è arrivata la data nella quale hai fissato l’apertura di una bottiglia già assaggiata 4 anni prima ed ancora 9 anni prima. Scendi in cantina, la fai ossigenare e dopo un po’ la versi nel bicchiere.
E’ Lamole di Lamole Vigneto di Campolungo Chianti Classico Riserva 2000, siamo nella zona di Greve in Chianti a media altitudine, terreni costituiti prevalentemente da rocce di arenaria e sabbie di sfaldamento della roccia madre, il galestro ricco di microelementi, non mancano porzioni di alberese caratteristico dell’area centro-meridionale della denominazione.
Il vigneto di Campolungo ha buone escursioni termiche in periodo prevendemmiale ideale premessa per ottenere un sangiovese che si possa confrontare con il tempo.
In questo Chianti Classico Riserva annata 2000 il sangiovese è unico protagonista e lo è stato sino all’annata ’05, poi è stato con buona pace affiancato dal Cabernet Sauvignon.
E’ interessante davvero assaggiare questo cru a quasi 15 anni dalla vendemmia, il colore è granato ed il naso, pur mostrando note evolutive importanti, è davvero piacevole, frutti rossi sotto spirito, sottobosco, tartufo, tabacco, cuoio ed una grande balsamicità.
Il sorso è di morbidezza ravvivato a tratti da una vena di freschezza ancora percettibile, il tannino è profondamente levigato, il richiamo al sangiovese nobile c’è tutto e di grande spessore. Il finale di bella lunghezza ha progressione gustativa che avvolge il palato di innegabile finezza. Idale con formaggio di fossa.