Il Pinot bianco e la sua sperimentazione in due vini della cantina di Laimburg
di Antonio Carullo
Il Pinot Bianco ricopre un ruolo importante per la viticoltura Altoatesina ma a livello mondiale non è una varietà molto diffusa. E’ stato definito come uno dei vitigni guida per la viticoltura in Sudtirol, infatti, la sua diffusione attuale si aggira intorno a 470 ettari di superficie (nel 1993 erano 530 ettari) su una superficie vitata totale di 5200 ettari.
I vini da pinot bianco sono caratterizzati da un essere piuttosto neutri, la varietà si caratterizza attraverso il suo profumo fruttato, corpo di medio peso e la fresca acidità, non ha riscontrato molta attenzione dal mondo della ricerca del vino fino a ora.
Particolari studi svolti sul Pinot Bianco dal Centro Sperimentale Laimburg hanno evidenziato: migliore capacità d’invecchiamento del vino in collegamento con il livello di maturità dell’uva. Questo fatto può essere ricondotto ad un immagazzinamento maggiorato d’elementi minerali nell’ultima fase di maturazione.
Lavori indirizzati allo studio dei sentori atipici d’invecchiamento, esperimenti riguardanti regimi d’irrigazione e zonazione, hanno fatto notare l’influenza notevole della durata e dell’intensità d’accrescimento vegetativo ed il conseguente corredo ormonale sulla qualità del vino
Il fine della ricerca sarà quello di individuare i fattori che maggiormente influenzano la qualità del Pinot Bianco Altoatesino. Questo permette in seguito di porre maggiore attenzione su questi fattori sia nella produzione viticola che nella tecnica enologica. Questa ricerca include la selezione degli appezzamenti sperimentali, tramite la loro descrizione agronomica e l’analisi chimica usuale dell’uva e del vino e la valutazione della loro idoneità per i fini del progetto.
Ecco 2 vini da Pinot Bianco della Cantina di Laimburg che abbiamo avuto modo di degustare. Il Primo proviene dall’ultima annata e quindi 2013. Il secondo è frutto di sperimentazione e mostra in etichetta annata 2009.
Laimburg Pinot Bianco Weissburgunder 2013 Molto accattivante e brioso gia dal colore, fra il verdolino e il paglierino. Al naso effonde note di pera kaiser, fragranze pulite e gentili di biancospino, melone bianco e talco. L’andamento gustativo è prima cremoso e sensuale poi emerge l’affilata dote sapido minerale ad arricchire la persistenza gustativa.
Un Weissburgunder nato dalla cura maniacale in vigneto in un territorio straordinariamente vocato alla produzione vitivinicola e dalla voglia di interpretarlo al meglio, grazie anche alle più avanzate tecniche di cantina.
Laimburg Pinot Bianco Weissburgunder Rayét 2009 Il Pinot Bianco Rayét di Laimburg rientra nella selezione Maniero dell’Azienda. Siamo lungo il fiume Adige, ai lati del parco naturale del Monte Como, a pochi passi da Termeno e dalla Strada del Vino. I vigneti del Pinot Bianco “Rayét”sono situati sotto a Castel Tirolo, nelle vicinanze di Merano su un pendio orientato a Sud-Est, su un suolo morenico e ad un’altitudine di 500mt sul livello del mare.
Paglierino con flash dorati luminosissimi, ha un olfatto ben espresso ma non generosissimo, suggestioni minerali pungenti, toni fruttati di lemon grass, fiori bianchi e zenzero e un finale di nota fumè. Il sorso svela tutto il suo splendore, giocato su una silhouette d’eleganza e piacevolezza, tuttavia capace di presidiare il palato per molto tempo, sfuma su note minerali in sintonia con il quadro olfattivo.