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Ad Expo 2015 il Custer Biomediterraneo ed il Cluster dei Cereali fanno centro

Maggio 5, 2015

sicilia expo giornalevinocibodalla redazione
Interessante sinergia a Expo 2015 tra il Custer Biomediterraneo ed il Cluster dei Cereali all’insegna dell’integrazione enogastronomica offerta a un folto gruppo di  bambini attraverso i prodotti piú tipici, il tonno di Favignana ed il mais. Un’ottima occasione per spiegare ai numerosi bambini coinvolti il valore della sana cultura alimentare mediterranea.

Dalla presentazione dei prodotti alla visione delle tecniche di preparazione dei piatti, i bambini hanno potuto apprendere le preziose arti  culinarie degli chef presenti allo show cooking, Fabio Rubbio, Giampaolo Stefanetti e Roberto Canilo.

L’esperienza ha avuto inizio con una magnifica torta Donizetti, con frutta candita e zabaione a base di  passito di Pantelleria, una ricetta  rivisitata con mais spinato bergamasco a testimonianza della suddetta integrazione tra i cluster.
“La semplicità è la base della cucina del futuro”, sostiene lo chef Giampaolo Stefanetti, na dichiarazione in linea anche con il piatto successivo preparato sempre da Stefanetti a base di unamillefoglie croccante di polenta con baccalà mantecato.

expo sicilia giornalevinocibo

A seguire Lo chef Roberto Canilo ha proposto un invitante busiata trapanese con pesto di Favignana. Anche qui alla base ci sono stati gli ingredienti più semplici del territorio  di primissima qualità: aglio, prezzemolo,  mandorle, basilico,  pomodoro, melanzane e pesce spada.

Ha allietato i partecipanti all’evento un ospite di rilievo come l’ultimo Rais della tonnara di Favignana, Gioacchino Cataldo. Con la sua narrazione di storie di pesca e di   affascinati luoghi tipici del mediterraneo Il Rais ha affascinato  il pubblico sia adulto che di bambini.

Giornata molto affollata di studenti – afferma José Rallo di Donnafugata, madrina del Cluster – “è stata un’emozione vedere tanti bambini appassionarsi alla spiegazione dei grani antichi siciliani, così come ai racconti del Rais, un gigante buono, che ha spiegato la fatica della pesca del Tonno e la struggente spettacolarità della mattanza.

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