Tra i 13 nuovi Master of Wine, cinesi, indiani, taiwanesi. Italiani proprio no
di Luigi Salvo
Con gli ultimi diplomati l’Istuto of Masters of Wine conta oggi nel mondo 358 membri da ben 28 paesi, ma non c’e nessun italiano. Pur essendo l’Italia un paese che nel mondo del vino conta, per i cugini inglesi non esiste ancora un italiano che abbia la competenza tale da poter essere Master of Wine. Il percorso da affrontare è certamente difficilissimo, anni e anni di lezioni in giro per il mondo, un costo globale di quasi 40.000 sterline per ottenere questo prestigioso titolo. Forse è il caso che l’italico super degustatore smetta di provarci?
I tredici nuovi membri che sono stati accolti nell’esclusivo club dopo gli esami sono: Fongyee Walker (Cina), Richard Ballantyne (Gran Bretagna), Bree Boskov (Australia),Barbara Boyle (Irlanda), Matt Deller (Stati Uniti), Matthew Forster (Gran Bretagna), Sonal Holland (India), Jeremy Lithgow (Gran Bretagna), Mary Margaret McCamic (Stati Uniti), Iain Munson (Francia), Mick O’Connell (Irlanda), Mark Pygott (Taiwan) eAna-Emilia Sapungiu (Gran Breatagna).