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Il focus sulla Schiava-Vernatsch altoatesina, 20 vini di grande interesse

settembre 29, 2016

schiava-alto-adige-vernasch-giornalevinocibo-homedi Luigi Salvo e Antonio Carullo
La Schiava (in tedesco Vernatsch) è certamente un vitigno simbolo dell’Alto Adige, le caratteristiche dei vini che ne derivano sono davvero singolari ma, è necessario sottolineare un fenomeno preoccupante, negli ultimi trent’anni la Schiava è passata da vitigno altoatesino più piantato a quello meno, una parabola produttiva in continuo declino. All’inizio degli anni ’80 la Schiava rappresentava il 60% della superficie vitata, oggi circa il 16% con una continua curva discendente.

Perché un vitigno così storico e diffuso ha ridotto sempre più la sua superficie vitata?
L’aspetto economico ha giocato un ruolo rilevante, varietà internazionali più redditizie, facili da coltivare e da seguire in cantina, hanno portato i nuovi vignaioli a spiantare la Schiava e mettere a dimora soprattutto vitigni a bacca bianca, convinti a ragione, che questi possano avere grande appeal.

Il fenomeno è davvero singolare, dato che i vini ottenuti da Schiava hanno tutte le cartatteristiche che il consumatore oggi ricerca, ovvero leggerezza e piacevolezza di beva, rossi scarichi di colore da bere giovani con quell’immediatezza che hanno i grandi vini senza necessariamente essere iperstrutturati. Quindi è davvero un peccato che la Schiava abbia oggi perso un ruolo di primo piano.

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Non è per niente un peccato, invece, che siano stati spiantati tanti vigneti iperproduttivi dai quali nascevano vini troppo sempliciotti, come dire c’è sempre il risvolto della medaglia, oggi la qualità media delle bottiglie si è innalzata e anche i prezzi medi allo scaffale, consentendo ai produttori più attenti maggiore redditività.

Però negli ultimi anni si è presentato un nuovo problema, la mosca dei piccoli frutti (Drosophila suzukii) in annate umide, ha attaccato soprattutto la Schiava portando alcuni vigneti ad avere una perdita quasi del 100%, necessitando, quindi, grande attenzione e cura da parte dei vignaioli

Oggi la Schiava in Alto Adige è presente con poco meno di 1000 ettari, è prodotta in circa 7 milioni di bottiglie, a fronte della produzione globale regionale di poco superiore ai 40 milioni. I territori particolarmente vocati sono il Lago di Caldaro, Santa Maddalena, i Colli Meranesi, le varietà presenti la schiava grossa o großvernatsch, la schiava gentile o kleinvernatsch e la schiava grigia o grauvernatsch.

Per il focus su questo interessantissimo vitigno abbiamo degustato un elevato numero di bottiglie tutte annata 2015, ed ecco la selezione finale delle 20 etichette che abbiano ritenuto davvero rappresentative:

 

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             Nel quadro le prime 10 bottiglie di Schiava-Vernatsch 2015 selezionate 

Kellerei Kurtatsch Grauvernatsch Colore accattivante. Naso rappresentato prevalentemente da frutta fresca, fiori e una ricca parata aromatica. Bocca setosa e dal facile approccio. Molto gradevole 85/100

Martini & Sohn Palladium Vernatsch Esprime al naso un pot-pourry floreale intarsiato a sentori di frutti di bosco, mandorle e visciole. In bocca è delicato e piacevolmente persistente. 86/100

Brigl Heselhof Edelvernatsch Sciroppo purpureo. Sa di mirtilli, fiori e un tocco rustico. Ammiccante e d’appagante pienezza. 86/100

Manincor Kalterersee Keil Affascinante, non impegnativo, fruttato di ciliegie e mandorle tostate. La struttura è croccante di frutta e per nulla banale. 89/100

Kellerei St. Pauls Passion Vernatsch Fra il chiaretto e il rubino sprigiona frutti di bosco, fiori e muschio. Fresco, piacevole, chiude mandorlato. 84/100

Andriano Vernatsch Bocado In un’atmosfera di sottobosco si rincorrono effluvi di fragolina di bosco, muschio, rosa canina. In bocca spicca la sua ricca sapidità e la inconfondibile piacevolezza. 88/100

Tramin Vernatsch Freisinger Sintetizza in un amalgama travolgenti riconoscimenti fruttati di lampone e melograno. Bene impostato anche su pepe nero e sbuffi erbacei. Scattante al palato, vibrante e piacevolmente articolata la persistenza. 88/100

Girlan Vernatsch Morbidi sentori di amarene, pepe rosa, noce moscata e rosa appassita. Saporito, minerale, in bocca è un delizioso portento 86/100

St. Michael-Eppan Vernatsch Pagis Riconoscimenti aristocratici e inebrianti di rosa carnosa, confettura di mora, bacche di goji a condire l’olfatto. E’ dotato di scattante acidità al palato, lascia dietro di se un’ottima scia aromatica 89/100

Kellerei Nals Margreid Galea Vernatsch Chiare nuance di frutti selvatici e croccanti al naso rosa rossa e caramella alla violetta. In bocca è fresco, goloso e piacevolissimo. 87/100

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            Nel secondo quadro altre 10 bottiglie 2015 di Schiava-Vernatsch selezionate

Obermoser St.Magdalener Classico Profilo odoroso impostato su frutti di rovo, lavanda e  rosa selvatica. Gusto vellutato, pieno e corroborato da un giusto grip minerale. 86/100

Niedermayr Vernatsch Ascherhofer 2015 Bacche rosse di sottobosco, pepe nero, legno di sandalo e accenni appena selvatici. Elegantissimo, è piacevolmente siglato da un finale aromatico. 88/100

Peter Zemmer Edelvernatsch Un classico nel suo genere, profuma intensamente di rapa rossa, cocomero, succo di lamponi e marzapane. Il sorso è brioso e minerale. Considerevole pulizia gustativa. 85/100

Muri – Gries Grauvernatsch Gli aromi iniziali sono arancia sanguinella, glicine, muschio bianco e nettissimi profumi di fiori e piccoli frutti. Al gusto è molto espressivo e affiancato da morbide sensazioni. Persistenza di pungente mineralità. 91/100

Castel Sallegg Lago di Caldaro Bischofsleiten Al naso è una spremuta di lamponi, pesche noci e fragoline ad esaltare il bouquet balsamicità ed erba cedrina. Perfetta rispondenza al palato. Vino sfizioso. 84/100

Erste E Neue Lago di Caldaro/Kalterersee Classico Superiore Leuchtenburg Riconoscimenti che non tardano ad arrivare quali geranio, ciliegie al maraschino e rose in boccioli. Di agile beva, con la vibrante acidità in primo piano. 85/100

Schreckbichl Colterenzio Vernatsch Menzen Ha un grandissimo naso che lascia cogliere profumi quali ribes rosso, morbide sensazioni di more e lamponi, balsamico e roccioso. L’assaggio è d’estrema pulizia e colpisce per l’intensa persistenza di frutto. 90/100

Laimburg Kalterersee Lago Di Caldaro 2 E’ un vino elegante nell’insieme che profuma di marasca rossa, rosa e fini sentori di spezie dolci. Coerente all’assaggio, armonioso e appagante. 87/100

Alois Lageder Kalterersee Classico Romigberg Splendido esempio di eleganza, personalità e note varietali. Vigorose e nette sensazioni di piccoli frutti rossi, resina, cannella ed erbe di bosco. Piacevolissimo e gustoso, mai stancante, progredirà molto con il tempo. 91/100

Meran Vernatsch schickenburg Graf Von Meran Trasmette con intensità sentori di prugne, visciole, mandorle e timidi sprazzi speziati. Al palato emergono incisivi sentori minerali e persistenza decisamente marcata dall’impronta balsamica. 87/100

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