La Vendemmia 2016 del Primitivo di Manduria è di 20 milioni di litri
di Luigi Salvo
Il vini da uve primitivo sono certamente tra i più più interessanti nel patrimonio enologico mondiale, con Manduria zona principe del vitigno pugliese. I dati della vendemmia 2016 del Primitivo di Manduria son di grandissimo rilievo, 20 milioni di litri rispetto ai 18 milioni del 2015, saranno prodotte 25 milioni di bottiglie pronte per il mercato italiano e l’estero, l’export rappresenta il 60-70% della produzione.
I principali mercati di sbocco attualmente sono Usa, Germania, Svizzera, Giappone, Nord Europa e Cina. Il volume d’affari si aggira intorno agli 80milioni di euro, con un consumo interno di circa 30milioni euro ed estero di circa 50milioni euro.
Nel rilancio del primitivo svolge un ruolo fondamentale il Consorzio del Primitivo di Manduria composto da 27 aziende che vinificano ed imbottigliano e oltre 850 soci viticoltori, questi costituiscono più del 66% della reale produzione di Taranto e parte di Brindisi, per un totale di 3.140 ettari di vigneti: la produzione, suddivisa in Primitivo di Manduria Dop, Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg e Primitivo di Manduria Dop Riserva.
Nel dicembre 2015, il Consorzio ha ottenuto dal Ministro delle Politiche Agricole e Forestali l’attribuzione in via esclusiva dell’incarico di coordinare le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, vigilanza, informazione del consumatore e cura generale degli interessi: ecco il riconoscimento “Erga Omnes” per la DOC Primitivo di Manduria.
Attraverso questo strumento, due agenti vigilatori, in qualità di pubblici ufficiali e in collaborazione con l’Istituto Centrale Qualità Repressione e Frodi, potranno effettuare controlli anche sui vini già posti a scaffale, per tutelare il consumatore e i produttori da irregolarità o anomalie relative al prodotto che non rispetta i dettami del Disciplinare di produzione.