Vendemmia anticipata a Montalcino, da Biondi Santi è iniziata il 31 agosto
di Luigi Salvo
Biondi Santi è l’icona del Brunello di Montalcino, la vendemmia quest’anno nel famoso territorio toscano è anticipata, per la prima volta nella storia dal 1988 a Tenuta Greppo di Biondi Santi la vendemmia è iniziata ad agosto.
E’ consuetudine della cantina vendemmiare presto, già nella prima metà di settembre, per una raccolta di uve mai troppo mature, ideali a rispecchiare lo stile del Brunello Biondi-Santi. Le temperature di quest’anno, tuttavia, hanno spinto a una vendemmia che entrerà nella storia come la più anticipata di sempre, è iniziata il 31 agosto.
Una raccolta di selezionate parcelle di vigneti, quelle in cui le uve hanno indicato un precoce e tuttavia ottimo livello di maturazione dopo un’annata molto secca, priva di piogge e segnata da temperature medie elevate. Le precipitazioni avvenute a metà agosto hanno dato “respiro” alle piante che hanno vissuto in stato di stress. La buccia dell’uva raccolta è spessa e croccante, la polpa è fresca, indice di un’ottima acidità, caratteristiche fondamentali per i vini longevi di Biondi-Santi.
ANNATA 2022
Gennaio, solitamente il periodo dell’anno in cui il terreno accumula le riserve d’acqua per la stagione di crescita, è stato un mese freddo ma secco, seguito da una primavera mite, con pochissima pioggia, che ha permesso una lenta ma omogenea, crescita dei germogli.
Dalla fine di maggio si sono registrate temperature di 30°C, più tipiche dei mesi estivi. Giugno e luglio hanno invece segnato picchi al di sopra 35°C; ciò nonostante la vigna ha comunque beneficiato di una buona escursione termica tra il giorno e la notte.

“La nostra missione è preservare lo stile Biondi-Santi.” dichiara Federico Radi, Direttore Tecnico Biondi-Santi. “Per noi questo significa creare un habitat in grado di far fronte al meglio al cambiamento climatico, per continuare a produrre uve di altissima qualità che rispettino lo stile distintivo Biondi-Santi e le caratteristiche dell’annata. L’approccio “rigenerativo” avviato nei nostri vigneti ci sta mostrando una maggiore resilienza delle piante allo stress idrico e termico.
C’è molto lavoro da fare, molti sono i nostri progetti e non mancano i primi esiti positivi. Negli ultimi 3 anni notiamo un lento, ma progressivo aumento della sostanza organica nei suoli. Un terreno rigenerato, ricco di sostanza organica, è carico di vita, più sano e meno bisognoso di input esterni. C’è una stretta relazione tra benessere del suolo e benessere della vite, un equilibrio che in vendemmia esalta i nostri vini” spiega Radi.
Agricoltura rigenerativa
L’agricoltura rigenerativa è una delle priorità nella nuova era evolutiva di Biondi-Santi per plasmare i vigneti del futuro, con l’obiettivo di incrementare la sostanza organica del terreno e garantire una migliore struttura al suolo e alla sua vita microbica.
A seconda delle esigenze e delle caratteristiche di ogni tipo di terreno della Tenuta Biondi-Santi, ogni suolo viene curato in maniera diversa, utilizzando pratiche come semine “site specific”, sovesci e mulching (pacciamature naturali). Questo per rendere il terreno meno compatto, proteggerlo dalle piogge intense, ridurre le temperature incrementando, nel contempo, la sostanza organica e la vita in esso.
Inoltre, il team di vigneto, per tenere le uve maggiormente aerate e protette, gestisce la chioma in modo da creare una sorta di “ombrello”. In questo modo i grappoli d’uva sono riparati dalle foglie nelle ore di massima esposizione al sole.