Che gran vino, Clivi Brazan 2001 di Ferdinando Zanusso 140 mesi sui lieviti
di Luigi Salvo
Ci sono vini che dopo averli degustati restano indelebili nella memoria, a distanza di tempo hai l’impressione di sentire ancora al naso i loro aromi, la presenza gustativa è così particolare ed unica che ti sembra di non averli mai deglutiti. Tra questi è d’obbligo inserire il Brazan 2001 di Ferdinando Zanusso de I Clivi, della serie quando un bianco entusiasma davvero.
Il vino ha origine dagli splendidi vigneti del Collio Goriziano ed è composto in prevalenza da Friulano con percentuali di Malvasia. Questo bianco, assolutamente non comune, prende il nome dal vigneto situato sul versante sud del Monte Quarin a Brazzano, è vinificato in acciaio ed è fermentato sui propri lieviti, dopo la malolattica resta in affinamento in acciaio per ben 140 mesi sulle sue fecce fini.
Che magia nel bicchiere, il Brazan 2001 mostra una grandissima luminosità e intenso colore giallo dorato. Il naso è un susseguirsi d’aromi che si intrecciano e prevalgono gli uni su gli altri a momenti alterni con grande intensità , frutta a pasta gialla polposa, vaniglia, mandorla, spezie orientali, sensazioni boisè.
La bocca mi entusiasma davvero, è ampia e di grande eleganza, colpisce la rotondità del sorso sorretta da un’agilità acidica e una persistenza gustativa ricca di sentori agrumati e note minerali.
I 140 mesi passati sui lieviti in affinamento dispiegano sensazioni davvero eccellenti ed uniche.