Chef emergente 2016, per il sud Isabella Benedetta Potì e per il centro Giuseppe Lo Iudice e Ciro Scamardella
di Luigi Salvo
Il Premio Miglior chef Emergente è alla sua undicesima edizione, il primo titolo fu conquistato dallo sconosciuto Vincenzo Candiano, oggi alla sua seconda stella Michelin. Anno dopo anno l’evento e il premio che viene assegnato hanno acquisito una rilevanza tale da dettare effettivamente i trend della cucina contemporanea Italiana.
Un grande successo e eco spesso seguiti anche dall’arrivo della tanto agognata stella Michelin. Un vero faro dunque che illumina i punti giusti delle nascenti realtà ristorative nazionali in procinto di sbocciare.
Il premio quest’anno si è svolto a roma al Birròforum, giovane realtà dedicata alla birra artigianale e al buon cibo di strada. Il senso profondo di tale scelta è legato naturalmente alle caratteristiche del premio, dedicato ai giovani cuochi, potenziali Chef Emergenti.
Le prime due giornate sono state riservate alle qualificazioni, che hanno p remiato e mandato alla finale di lunedì per il centro:
Giuseppe Lo Iudice di Retrobottega (Roma); Ciro Scamardella – Metamorfosi (Roma) e Alessandro Rapisarda del Caffè Opera, Hotel Gallery nelle Marche.
Per il sud:
Isabella Benedetta Potì del ristorante Bròs di Lecce e Davide Guidara dell’ Eolian Milazzo Hotel .
Dalla finale di lunedì emergono bene tre nomi, uno per il sud Isabella Benedetta Potì e due per il centro in virtù dell’ex aequo:
Questi 3 chef se la vedranno con Marcello Tiboni della Locanda Walzer Schtuba di Formazza (Piemonte) e Francesco Brutto di Undicesimo Vineria di Treviso, il 22-23-24 ottobre alle Officine Farneto nell’evento Cooking for Art di Roma per l’attesa competizione nazionale che decreterà il miglior chef Emergente d’Italia 2016.