I Vini a basso contenuto d’istamine, l’ultima frontiera dei vini salutisti
di Luigi Salvo
Il filone dei vini biologici, biodinamici, naturali e senza solfiti si arricchisce da oggi dei vini a basso contenuto d’istamine. Se pensate che bere un vino con una ridotta presenza di solfiti vi protegga del tutto dal probabile fastidioso mal di testa, sappiate che si è evidenziato che il 15% della popolazione mondiale è debolmente allergica alle istamine presenti nel vino e che talvolta possono dare fastidiosi sintomi d’emicranie.
Sono appena nate le “Low Histamines”, una specifica linea d’etichette che eliminano questo problema, il marchio è nato dopo cinque anni di ricerca sviluppata dal consulente internazionale Sebastiano Ramello con un team di enologi.
In Italia non esistono limiti di presenza d’istamine nel vino, alcune nazioni europee, invece, hanno iniziato a raccomandare un livello massimo d’istamine: in Germania il livello massimo è di 2 mg/l, in Olanda 3, in Belgio 6, in Francia 8 e in Austria e Svizzera 10 milligrammi, i vini di questa nuova gamma “Low Histamines” hanno invece un contenuto d’istamine inferiore a 0,5 milligrammi per litro.
Stefano Ramello e Osvaldo Veglio
I primi vini al mondo certificati “Low Histamines” sono piemontesi, nascono nell’azienda Veglio Michelino & Figlio di Diano d’Alba, l’enologo Osvaldo Veglio ha messo a punto un processo che in modo naturale riduce le istamine nel vino non modificando le caratteristiche del prodotto.
I vini immessi in commercio che stanno riscuotendo un notevole successo tra consumatori e nutrizionisti, in Inghilterra, Stati Uniti, Australia e Canada sono: Dolcetto d’Alba Doc, Barbera d’Alba Doc ’13-’14-’15 e di Diano d’Alba Docg ’14-15.