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Grillo e Nero d’Avola dalla vendemmia 2017 potranno essere solo Doc Sicilia

giugno 19, 2017

di Luigi Salvo
Con prossima vendemmia, annata 2017, una bottiglia con in etichetta la menzione Grillo o Nero d’Avola potrà essere solo Doc Sicilia. Arriva la modifica del disciplinare della Igt “Terre Siciliane” che esclude la possibilità di produrre ed etichettare vini Igt Grillo e Igt Nero D’Avola, varietà che rientreranno solo nella Denominazione di Origine Controllata (Doc) Sicilia.
Il ministero delle Politiche Agricole ha anche approvato il provvedimento di modifica del disciplinare del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia, che sarà la principale Denominazione che accoglierà sotto il proprio marchio i vini Grillo e Nero D’Avola.

Dato interessante da sottolinineare è che l’Istat ha certificato i dati dell’export dei vini Doc Sicilia: nel primo trimestre 2017 pari a 21.000 ettolitri per 2 milioni 800 mila bottiglie, un aumento del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con questo provvedimento che interessa i due vitigni più rappresentativi farà lievitare sensibilmente l’imbottigliato Doc ed il miglioramento della qualità del Grillo e del Nero D’Avola.

Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia: L’iter che è stato completato dal provvedimento del ministero delle Politiche Agricole consentirà di proteggere i nostri vitigni autoctoni più rappresentativi e dar loro maggiore valore. Abbiamo raggiunto un obiettivo importante: intraprendere il percorso per attribuire il giusto valore all’uva coltivata dai nostri viticoltori. Siamo riusciti a tracciare una strategia unica per il vino siciliano grazie al fatto che le modifiche approvate sono state condivise da tutta la filiera: dal mondo della cooperazione a quello delle piccole e grandi aziende”.

I dati dell’export della Doc Sicilia sono conteggiati per la prima volta in modo puntuale perché, da gennaio, la Comunità Europea ha classificato in modo netto le bottiglie relative ai prodotti facenti parte della Doc Sicilia, distinguendole così dal resto dell’Italia, gestendo un codice doganale ad hoc che permetterà da adesso di conoscere i numeri con precisione.

I due terzi del vino Sicilia Doc vanno in tre Paesi esteri: nell’ordine Germania, Usa e UK. I bianchi trovano una buon bacino di utenza in Giappone, quarta destinazione che vale il 9% del totale, contro il 4% per i rossi, che a loro volta hanno come quarta destinazione il Belgio.

Le due tipologie si riallineano sui Paesi Bassi, quinta destinazione, ma con un peso maggiore per i bianchi (6%), e sulla Francia, settima destinazione con un peso per entrambe del 3%. Il Canada, seppure con valori inferiori, riveste più importanza relativa per i bianchi (4% di quota contro il 3%), mentre per i rossi sale in alto nella classifica la Cina, al nono posto.

 

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