Un vino rosato che non si dimentica, Memorie 2010 Fondo Antico
di Luigi Salvo
Il vino è veicolo di cultura di territorio, di tradizioni, usanze e ricordi, riesce ad essere pienamente memoria, memoria di un momento, memoria di profumi, di sensazioni gustative che a volte riescono ad affondare nel passato. Memorie di Fondo Antico, azienda trapanese della famiglia Polizzotti Scuderi, è un vino rosè ottenuto da uve Nero d’Avola, fermentato ed affinato in legno, un vera chicca frutto dell’impegno dall’enologa Lorenza Scianna.
Qualche anno fa al suo esordio avevo assaggiato il millesimo ’07 mi piacque subito per la sua eleganza non comune, per il suo voler essere austero ma non distaccato, un vero agitatore di memorie enoiche.
La bottiglia è particolare per forma e dimensione, cosi come la capsula fatta di cera color oro che preserva il tappo.
Nel bicchiere il colore di Memorie 2010 presagisce di un vino di carattere e personalità, è buccia di cipolla luminosissimo, il naso come recita il suo nome è un rimando a sentori di un vino d’altri tempi, sensazione alcolica che trasporta rosa canina essiccata, ciliegia rossastra macerata, spezie dolci, cannella e note minerali.
Assaggiandolo mostra la grazia di un vino nel quale alcol e spalla acida giocano di rimando, riempie il palato delle note già percepite all’olfatto con in più sensazioni boisè che si fondono con la bella scia sapida finale.
Non per tutti, visto le pochissime bottiglie prodotte, ma da consigliare a tutti.
Un rosato con tantissima finezza!