La Docg Cerasuolo di Vittoria mostra le sue qualità in un’interessante orizzontale
di Luigi Salvo
Il Cerasuolo Night Party, la festa dell’unica dell’unica Docg siciliana, si è celebrata con gran successo a Vittoria sabato 12 novembre presso l’Antica Centrale Elettrica di piazza Enriquez, una bell’atmosfera ha coinvolto appassionati e addetti ai lavori che hanno avuto l’opportunità di apprezzare il Cerasuolo di Vittoria, ad accompagnare i vari assaggi le preparazioni degli chef Claudio Ruta e Dario Di Liberto realizzate con ingredienti tipici del territorio.
La Strada del Vino Cerasuolo di Vittoria capitanata da Arianna Occhipinti, ha organizzato per dodici giornalisti di settore presso la sede della propria enoteca, un’interessantissima degustazione tecnica che ha preceduto l’evento serale, un’orizzontale di ben 14 Cerasuolo di Vittoria.
Valerio Capriotti, ex sommelier del ristorante Duomo di Ragusa ed oggi a Roma da Roscioli, ha guidato lo scambio d’opinioni e l’effervescente dialettica tra i presenti.
Il tasting ha avuto quale filo conduttore la diversità dei suoli nell’areale della Docg tra il fiume Ippari e il fiume Birillo, dalle sabbie rosse vicino al mare fino alle terre calcaree dell’altopiano ibleo, le diverse caratteristiche che hanno marcato i vini nei bicchieri sono dipese certamente dalla tipologia del suolo, dalle altitudini ma, anche da significative differenze di produzione.
Il Cerasuolo di Vittoria nasce dall’unione del nero d’avola con il frappato, si produce nel comprensorio delle province di Ragusa, Caltanissetta e Catania, nel 2005 ha ottenuto il traguardo enologico italiano più prestigioso, la Docg, ossia l’apice dell’ ideale piramide di qualità, nella duplice versione Cerasuolo di Vittoria e Cerasuolo di Vittoria “Classico”, ottenuto dai vitigni: Nero d’Avola dal 50 al 70 % e Frappato dal 30 al 50%.
Il Classico esce sul mercato dopo 18 mesi, il Cerasuolo sia nella zona storica che nel più ampio areale a 10 mesi dalla vendemmia.
Arianna Occhipinti introduce la degustazione
I terreni sono caratterizzati da una tessitura sabbiosa rossa, inframmezzata spesso da strati di tufo e d’argilla, ricchi di minerali che emergono verso la superficie tramite l’acqua, le sabbie hanno l’interessante caratteristica di non mantenere di notte il gran calore assorbito durante i giorni più caldi e sono causa, insieme alla latitudine di Vittoria, dei forti sbalzi termici tra giorno e notte.
Le escursioni e la natura tipica delle sabbie conferiscono al Cerasuolo di Vittoria caratteristiche d’unicità, eleganti note di freschezza che ben sposano i sentori floreali, di ciliegia, fragola e melograno
Alcune partiolarità nel corso del tempo hanno contraddistinto quest’areale, la filossera è arrivata molto tardi, la coltivazione ad alberello qui era molto diffusa nel secolo scorso e la classica invasione dei vitigni internazionali avvenuta all’inizio degli anni ’90 in altre parti della Siclia, qui non c’è stata.
Oggi sono 256 ettari di vigneti a Docg, oltre 2000 quelli della provincia di Ragusa, le aziende iscritte alla Docg sono circa 30, il Cerasuolo di Vittoria ha più mercato in Nord Europa e negli Stati Uniti, si producono 750 .000 bottiglie totali, la quota export media è oltre il 50% , il primo mercato sono gli Usa.
Ecco le impressioni sui 14 vini degustati e le considerazioni finali sullo stato dell’arte della denominazione:
Planeta – Cerasuolo di Vittoria Docg 2014
Siamo in zona Dorilli, l’aera più vicina al mare, tipica terra rossa ricca di ferro, al naso esprime la fresca cilegiosità del nero d’Avola e florealità del frappato ed è particolarmente speziato. Corrispondente al sorso, ha discreta struttura e gran bevibilità. 86/100
Manenti – Cerasuolo di Vittoria Docg 2015
Ci spostiamo verso la zona interna, il frutto al naso è più ricco e più scuro, leggere note vegetali e piacevoli spezie fini, è caratterizzato dalla beva accattivante e dalla lunga persistenza. 90/100
Feudo Santa Tresa – Cerasuolo di Vittoria Classico Docg 2013
Nuance di morbidezza con naso più alcolico dei precedenti e note olfattive d’evoluzione, bocca corrispondente tra note di frutta e di mandorla amaricante. 82/100
Maggio – Cerasuolo di Vittoria Classico Docg 2013
Le note olfattive nel bicchiere si caratterizzano per un timido frutto, al palato di migliore intensità registra calore ed è piacevolmente variegato, tannicità e freschezza acida aprono un finale di frutto in lieve sapidità. 84/100
L’attenta analisi dei vari campioni di Cerasuolo di Vittoria
Vigna di Pettineo – Cerasuolo di Vittoria Classico Docg 2013
Bel naso che esprime oltre la ciliegia sentori freschi di sottobosco e di pepe bianco, ha bocca godibile dal frutto fresco, dal tannino elegante, con finale di belle note minerali dosate 86/100
Avide – Barocco, Cerasuolo di Vittoria Classico Docg 2013
Effonde dal bicchiere frutta rossa polposa e spezie, oggi è un vino meno concentrato rispetto ad annate precedenti, questo millesimo ha una matrice acidica ed un legno calibrato, elegante sorso pieno e di lunghezza. 90/100
Cos – Cerasuolo di Vittoria Classico Docg 2014
Note olfattive di fresco frutto, ciliegia, marasca, carruba e mentolo, al gusto dispiega la sua morbidezza con piacevoli tannini raffinati, bocca piena. 89/100
Cos – Cerasuolo di Vittoria Classico Docg 2012
Naso e bocca leggermente più maturi ed equilibrati, il nero d’Avola è ben assestato e il frappato in seconda linea, il sorso ha tannino ancora vivo e sapidità nel finale 88/100
Sei Cerasuolo di Vittoria a confronto
Arianna Occhipinti – Grotte Alte, Cerasuolo di Vittoria Classico Docg 2012
Il termine Grotte Alte identificava Vittoria come zona delle grotte, siamo in contrada Fossa di Lupo. Il vino mostra naso pieno di frutto e spezie, sorso dal tannino fine, è ricco di frutto, sapidità, e di lunga e complessa persistenza aromatica intensa. 91/100
Valle dell’Acate – Cerasuolo di Vittoria Classico Docg 2013
Siamo vicino al fiume Birillo, l’ azienda possiede diverse tipologia di suolo, questo vino proviene da sabbia rossa. Emana sentori di ciliegia, mora, ribes, marasca con sottofondo floreale e di pepe. La bocca è piena di frutta dolce, liquirizia e note speziate, ha animo gentile 89/100
Gulfi – Cerasuolo di Vittoria Classico Docg 2014
Proviene da suolo giallo ocra, si apre al naso con note smaltate che a poco a poco diminuiscono e lasciano spazio al frutto, al gusto è di buon calore con accennate note di freschezza, mostra tannini ben arrotondati e sapidità.84/100
Poggio di Bortolone – Cerasuolo di Vittoria Classico Docg 2013
Zona più elevata con matrice calcarea, bell’olfatto tra floreale, fruttato, spezie scure e calibrato vegetale. Equilibrato al sorso, ha bella vivacità sapida, concentrazione del frutto e bell’acidità che gli dà interessanti prospettive di longevità 90/100
Alcune delle quattordici etichette del tasting
Terre di Giurfo – Maskarìa, Cerasuolo di Vittoria Docg 2012
I suoi terreni sono al limite con la provincia di Catania a 350 mt. s.l.m., ha un bel naso di ciliegia, amarena e carruba ed intriganti sensazioni resinose, bocca felicemente complessa, acidità, morbidezza e tannicità giocano bene insieme dando un sorso di gran pregio. 91/100
Gurrieri – Don Vicè, Cerasuolo di Vittoria Classico Docg 2013
L’olfattiva è caratterizzato da frutto e spezie con percezione lignee, bocca severa alla quale manca un po’ di struttura, tuttavia si allunga e diventa piacevole nella buona chiusura salina. 83/100
Considerazioni a fine degustazione:
E’ indubbio che i vini della denominazione negli ultimi anni sono migliorati tantissimo, lungimirante la scelta di istituire l’obbligo d’imbottigliamento in zona. Oggi 80% dei vigneti sono in conduzione biologica per le condizioni ambientali assolutamente favorevoli, 400 millimetri di pioggia annua, areazione costante tra vento di nord ovest e scirocco.
Il nero d’avola qui è piu carico di colore e il frappato più esile, il primo oggi è più elegante e fine, meno ridontante e più bevibile, questa zona riesce a regalare sensazioni uniche, non troppa concentrazione e fragranza del frutto come elemento fondamentale.
Questa degustazione orizzontale è stata davvero significativa, ha mostrato una denominazione in straordinaria crescita qualitativa, la zona è stata sempre sottovalutata al di la della sua Docg, non ha mai avuto grandissima considerazione mediatica, ma riesce a dare vni di grande bevibilità.
Il suo nome non lo ha mai aiutata, nell’immaginario collettivo il Cerasuolo è quello rosato d’Abruzzo, mente oggi il Cerasuolo di Vittoria è diventato sempre più un vino importante e di riferimento, questo vino e questa zona hanno tutte le carte in regola per diventare nel prossimo futuro l’areale vinicolo siciliano al centro dell’interesse.